Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Problemi british per Carlsberg: contestata la "Fresh Ale" del birrificio

L'associazione Camra che protegge la birra tradizionale sostiene che il marchio danese viola la i regolamenti a tutela del consumatore

È un momento no per il birrificio danese Carlsberg. Ai problemi in Russia (vedi articolo EFA News) adesso si aggiungono quelli in arrivo dall'Inghilterra dove la Camra, Campaign for Real Ale, l'associazione che ha lo scopo di promuovere la birra tradizionale e i pub britannici, ha scritto agli enti commerciali chiedendo un'indagine sulle pratiche di Carlsberg. Camra chiede che il concetto di birra Carlsberg Marston's venga indagato per violazione dei regolamenti. 

Più precisamente, l'associazione si è rivolta al National trading standards e al Trading standards Scotland per determinare se i prodotti "Fresh Ale" violano il Consumer protection from unfair trading regulations, la Tutela del consumatore da regolamenti sul commercio sleale. Il gruppo ritiene che la "Fresh Ale" di Carlsberg, che viene imbottigliata anziché condizionata in barile e poi servita con una pompa a mano da barile, possa ingannare i consumatori. In quest'ottica, Camra ha lanciato la nuova campagna "Handpump Hijack" (tradotto: Direttamente dalla pompa a mano) per sensibilizzare l'opinione pubblica e garantire che "la pompa a mano rimanga un simbolo della birra condizionata in barile. L'erogazione ingannevole -dice Camra- è dannosa per i bevitori di birra".

"Camra ritiene che queste pratiche rientrino nel campo di applicazione del Consumer Protection from Unfair Trading Regulations 2008, in quanto il consumatore medio può scegliere di acquistare il prodotto sulla base della convinzione che si tratti di birra condizionata in botte, cosa che in questo caso non è -sottolinea il direttore nazionale e presidente del comitato per le campagne Real Ale, Cider and Perry di Camra, Gillian Hough-.  Riteniamo che ciò sia in contrasto con le disposizioni della Sezione 2 dell'Ordine, volte a proteggere i consumatori da presentazioni che potrebbero ingannare il consumatore medio o indurlo a prendere una decisione commerciale che non avrebbe altrimenti preso".

"La distribuzione ingannevole -aggiunge il presidente nazionale del Camra, Nik Antona- è dannosa per le bevande a base di birra in quanto rimuove un prodotto genuino in barile e quindi riduce la scelta. Carlsberg -.aggiunge Antona- ha un curriculum di marketing potenzialmente ingannevole, avendo già etichettato la Wainwright come 'A Lake District Original', nonostante sia prodotta a oltre 100 miglia di distanza a Wolverhampton. Ci auguriamo che gli organismi di Trading Standards di tutta la Gran Bretagna intraprendano rapidamente un'azione nazionale coordinata per affrontare il problema della distribuzione ingannevole della birra e per salvaguardare la pompa a mano come indicatore della birra in barile".

In risposta, un portavoce di Carlsberg ha dichiarato ad alcune agenzie di stampa internazionali che l'azienda danese ha accolto con favore "l'opportunità di impegnarsi con il Camra in una discussione costruttiva sui modi in cui l'innovazione del settore può contribuire a garantire un futuro più sostenibile per la categoria delle cask ale nel Regno Unito. Il mercato delle cask ale, cioè delle birre in barile, ha subito un impatto significativo negli ultimi anni, sia a causa del declino dell'On Trade, sia a causa del cambiamento delle preferenze dei consumatori, con il covid che ha ulteriormente aggravato la questione. Negli ultimi quattro anni, il cask è diminuito del 31%, ma siamo fortemente impegnati a rinvigorire la categoria e a sostenerne il successo per molte generazioni a venire".

Carlsberg, inoltre, dichiara che la sua Fresh Ale fa parte di una strategia volta a "integrare, non a soppiantare, la tradizionale birra in barile. È stata sviluppata per rendere l'offerta di un'ampia gamma di birre di grande gusto più accessibile ai gestori di locali che non sono in grado di offrire birre in barile, o che non hanno un volume di affari sufficiente per avere più di una o due opzioni di birre in barile, ma che vogliono offrire ai consumatori una maggiore scelta di birre".

"Tuttavia -aggiungono dal birrificio danese- concordiamo sull'importanza di fare una distinzione tra la birra condizionata in fabbrica e la birra condizionata in barile. Per questo motivo, stiamo segnalando chiaramente la differenza, al momento dell'acquisto, con un attacco per la pompa, che riporta la scritta 'Brewery Conditioned for Freshness' e include un codice QR che conduce i consumatori a un microsito, per saperne di più sulla Fresh Ale".

fc - 39800

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili