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Troppa siccità, Freixenet avvia la in cassa integrazione

Per 615 occupati, nonostante un 2023 record per l'azienda vitivinicola spagnola


Arriva direttamente dalla Catalogna la notizia che a causa della siccità estrema che ha colpito il Penedés, dove non piove da mesi, Freixenet, il più grande produttore di vino spumante catalano e leader mondiale delle esortazioni di Cava, ha annunciato un piano di “cassa integrazione” che riguarderà 615 lavoratori dello stabilimento, quasi l’80% della forza lavoro.

La notizia appare decisamente inaspettata visto che, proprio pochi giorni fa, il gruppo Henkell Freixenet ha comunicato un fatturato record 2023 da 1,23 miliardi di Euro il 4,1% in più rispetto al 2022, anche grazie alla crescita dei marchi Prosecco Mionetto (+11%) e Freixenet, in rialzo del 4% (vedi articolo EFA News).

Il piano che prevede la cassa integrazione è già stato presentato alle autorità che lo hanno a loro volta sottoposto ai sindacati: scatterà da maggio e, ad oggi, non è fissata una data di fine. È giustificato dalla situazione estrema di siccità che ha colpito la produzione di uva nel Penedés. 

In questo caso, dunque, si tratterebbe di una sorta Erte, ovvero di "regolamentazione del lavoro temporaneo" in spagnolo, per “causa di forza maggiore”, una “misura eccezionale che si inquadra nel contesto di crisi provocata dalla mancanza di materia prima derivata dalla forte siccità che colpisce il settore dal 2021 e in special modo il Penedés nel 2023”, come segnala Freixenet.

Resta il fatto che la notizia stride con il record di vendite toccato nel 2023 dalla denominazione Cava, che non in Spagna e nel mondo ha mai venduto tante bottiglie come l'anno scorso, ossia 252 milioni, a fronte però di una vendemmia 2023 che ha visto cali produttivi superiori al -35% sulla media delle ultime annate.



Fc - 40272

EFA News - European Food Agency
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