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Carpenè Malvolti ha celebrato il centenario del Prosecco a Vinitaly

Intervista esclusiva con Domenico Scimone, dg dello storico gruppo di Conegliano

Come da tradizione, Vinitaly per Carpenè Malvolti è stata l'occasione di una partecipazione istituzionale, sigillata anche dalla visita allo stand del Ministro del Made in Italy Adolfo Urso. E l'edizione 2024 della grande fiera veronese ha offerto anche il palcoscenico ideale per celebrare i primi cento anni "ufficiali" del Prosecco. Tanti ne sono trascorsi da quando Etile Carpenè – seconda Generazione della Famiglia - proprio nel 1924 - apportò al Vino Spumante fino ad allora conosciuto come Champagne Italiano una delle più strategiche determinazioni in ambito comunicativo, "iscrivendo - spiega il dg di Carpenè Malvolti Domenico Scimone - per la prima volta il termine Prosecco in etichetta per conferire una precisa connotazione identitaria nonché una specifica collocazione geografica nell’areale in cui veniva coltivata la Glera, il vitigno che ne costituisce l’essenza. L'etichetta recitava, infatti, insieme alla nuova terminologia anche la specifica "Vino Pregiato Amabile dei Colli di Conegliano”, incarnando di fatto ante litteram il riconoscimento della prima denominazione territoriale che identificava uno specifico areale viticolo nonché il riconoscimento delle successive denominazioni di origine Doc (1969) e Docg (2009)".

La prestigiosa ricorrenza è stata celebrata al Vinitaly, presso lo stand della Carpenè-Malvolti, introdotta dalla presentazione della ricerca "Etile Carpenè, l'Innovatore ed il Comunicatore”, curata da Ignazio Lombardo, Andrea Barone e Sharon Carducci, tre ex studenti universitari vincitori rispettivamente nel 2021, nel 2022 e nel 2023 del Premio di Laurea Carpenè-Malvolti, istituito in collaborazione con l'UICI, le Università Italiane e le Città Capitale Italiana della Cultura Parma nel 2021, Procida nel 2022 e Brescia&Bergamo nel 2023.

Un evento studiato per celebrare la ricorrenza di quella prima iscrizione in etichetta del termine Prosecco ed ancorché per raccontare la figura di Etile Carpenè, mettendone in evidenza il rilevante apporto culturale, sociale economico per l’intero Territorio del Prosecco sia dal punto di vista dell’innovazione - che egli iniziò a perseguire già da giovanissimo nel 1892 ricercando il perfezionamento del metodo già messo a punto dal padre Antonio per la spumantizzazione del Prosecco – sia della comunicazione, per la cui impostazione nella storia dell’Impresa è stato pioniere assoluto. 

Come ha ricordato Scimone, "fu proprio Etile Carpenè, in occasione delle Esposizioni Riunite di Milano del 1894, a proporre il primo messaggio promozionale della storia moderna, facendo costruire una riproduzione del pozzo medievale della Piazza XXVIII Luglio 1866 a Conegliano nella corte del Castello Sforzesco per accogliere i visitatori ed offrire loro degustazioni del prodotto ed altresì esternadolo come il primo messaggio pubblicitario su uno dei principali giornali dell’epoca".

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