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Caporalato: dieci persone in manette in Toscana

Pakistani sfruttavano 67 tra connazionali e bengalesi.

Un nuovo blitz anti-caporalato è stato messo a segno dai Carabinieri di Piombino, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Livorno. Sono finiti in manette dieci pakistani accusati dello sfruttamento di 67 tra loro connazionali e bengalesi, coinvolti nella raccolta di ortaggi e olive e nella pulizia di vigneti nelle province di Livorno e Grosseto.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, "sei titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori" avrebbero impiegato i 67 extracomunitari che erano ospitati nel "Cas Le Caravelle di Piombino", i quali, non avendo sottoscritto alcun contratto di assunzione, sarebbero stati oggetto di "una reiterata violazione della normativa relativa all'orario di lavoro", con "picchi di 10 ore giornaliere, senza le pause previste".

La retribuzione dei pakistani e dei bengalesi sfruttati era "ampiamente al di sotto degli 10,56 euro previsti dalla contrattazione. In un caso addirittura pari a euro 0,97 all'ora, con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene".

L'operazione dei carabinieri nelle campagne toscane ha portato anche al sequestro preventivo di 45.000 euro "quale profitto accertato dall'Inps a seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi per i lavoratori illecitamente impiegati".

Le persone arrestate hanno tra i 30 e i 56 anni e sono residenti nelle province di Siena e Grosseto. Sei di loro sono titolari di ditte individuali, mentre altri quattro sarebbero coinvolti nel reclutamento illecito dei lavoratori. L'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita per tutti tranne che per un indagato che si troverebbe all'estero. Per quest'ultimo è stata avviata la procedura per l'arresto fuori dai confini italiani.

La notizia degli arresti in Toscana ha ricevuto il plauso del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che, in una nota, sottolinea: "In Italia non c'è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole".

"L'impegno del Governo Meloni per combattere lo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo è una priorità, come dimostra il primo provvedimento che ho firmato subito dopo il mio insediamento al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Ringrazio la magistratura e le Forze dell'ordine", conclude Lollobrigida, "per il loro incessante lavoro che qualifica la nostra battaglia per sradicare lo sfruttamento e il caporalato dalla nostra Nazione".

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EFA News - European Food Agency
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