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Dl Agricoltura/3. Confcoopertive: provvedimento concreto

Il decreto "accoglie alcune delle richieste avanzate dalla cooperazione"

“Un provvedimento concreto e significativo". Così il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini ha definito il Dl Agricoltura approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Secondo Confcooperative occorrerà solo vigilare “affinché non finiscano per essere penalizzate quelle imprese che operano nelle stesse aree colpite dalle alluvioni e che sono già beneficiarie di maggiori sgravi contribuitivi in quanto ubicate in zone montane”.

Il provvedimento, sottolinea Confcooperative, "accoglie alcune delle richieste avanzate dalla cooperazione, a partire dall’estensione degli sgravi contribuiti delle zone svantaggiate a tutte le imprese agricole danneggiate dall’alluvione maggio 2023, una misura che assume una grande valenza nell’ottica di ridare competitività e slancio a un tessuto imprenditoriale messo a dura prova dagli eventi calamitosi dello scorso anno”. 

L’organizzazione cooperativa esprime anche soddisfazione in merito alla sospensione del pagamento delle rate dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale. "Occorrerà al più presto tuttavia specificare -spiega Confcooperative- che anche le cooperative possano beneficiare di questa misura, trattandosi di un intervento che avevamo più volte sollecitato già in fase di redazione della Legge di bilancio. Le cooperative, infatti, svolgono un ruolo fondamentale nel settore agroalimentare e in un momento di difficoltà come questo, è essenziale che non sia loro preclusa la possibilità di accedere a strumenti di sostegno”.

In merito alle disposizioni previste per l’agrivoltaico, il presidente della federazione agricola Fedagripesca Carlo Piccinini commenta: “Coniugare attività agricola con produzione di energia rinnovabile ed evitare perdita di superficie coltivata rimane la nostra priorità, per cui siamo assolutamente concordi con la soluzione individuata dal Consiglio dei ministri”.

Viene valutato positivamente anche lo stanziamento di risorse per il contenimento della peste suina e di quelle destinate a sostenere le filiere del grano duro, del kiwi e del vino, specificatamente per le imprese colpite dalla peronosopera e dalla flavescenza dorata. 

“Auspichiamo che anche per il comparto delle pere -aggiunge Piccinini- siano previsti nuovi ed ulteriori strumenti di sostegno anche attraverso il riconoscimento di uno specifico aiuto di stato”.

Rispetto, inoltre, a quanto è previsto nel decreto in tema di pratiche sleali, è sicuramente apprezzabile secondo il presidente di Confcooperative Fedagripesca “il tentativo di difendere la parte più debole della filiera, fermo restando che a nostro avviso sarebbe auspicabile la messa in campo di misure che rafforzino la competitività e la forza commerciale delle imprese tramite l’aggregazione”.

“In fase di conversione -conclude Piccinini- auspichiamo che vengano chiariti alcuni elementi di incertezza che permangono alla lettura del testo e che possano essere inserite misure specifiche per la cooperazione, a partire da agevolazioni per le aziende lattiero-casearie che operano in zone di montagna o interventi di semplificazione per le cooperative forestali”.
 

Alina FiordellisiCONFCOOPERATIVE

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