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Macfrut 2025: le eccellenze del Lazio in rassegna a Riminifiera

Righini (Assessore Agricoltura): "Nostre filiere in forte espansione e in grado di competere anche all'estero"

Il Lazio sarà al centro di Macfrut 2025: una cornice di rilievo per un comparto che vale oltre un miliardo di euro, in una regione conosciuta per la specializzazione dei suoi distretti produttivi di frutticoltura (10mila ettari di Kiwi a Latina, 24mila ettari di nocciola a Viterbo) e di orticoltura, con quasi 9mila ettari in serra e oltre 18mila ettari in pieno campo, tra Latina, Litorale Romano e Viterbese. Un comparto che esprime decine di referenze per il consumo fresco, per i surgelati e, negli ultimi anni, alimenta una forte crescita di prodotti IV e V gamma ad attestare l’innovazione di aziende attente ai cambiamenti degli stili di consumo.

Tra le produzioni di qualità certificata, significativi i valori dell’ortofrutta bio, con oltre 6.300 ettari di ortive e 12.000 ettari di frutteti, in una regione che annovera inoltre 11 Dop/Igp ortofrutticole: accanto a Kiwi di Latina Igp, Nocciola Romana Dop, Carciofo Romanesco Igp, Asparago di Canino Igp, Patata dell’Alto Viterbese Igp, che hanno una proiezione su mercati di largo consumo, alcune produzioni di scala locale, ma che attestano una storica e variegata vocazionalità di piccoli areali specializzati, con le Dop Oliva di Gaeta, Peperone di Pontecorvo, Fagiolo Cannellino di Atina e Castagna di Vallerano o con le Igp Sedano Bianco di Sperlonga e Lenticchia di Onano.

Saranno numerosi i protagonisti della tre giorni, raccontati e presentati a una platea internazionale attraverso un ricco programma di iniziative. La partecipazione della Regione Lazio a Macfrut avverrà in collaborazione con Arsial, l’Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio.

"Macfrut 2025 sarà un'occasione straordinaria per il sistema agroalimentare del Lazio", ha dichiarato l'assessore al Bilancio e all'Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini. "Avremo, infatti, la possibilità di mettere in vetrina tutti i nostri prodotti d'eccellenza facendone apprezzare la loro grande qualità, sulla scia del processo di internazionalizzazione che, come amministrazione regionale, abbiamo avviato fin dal nostro insediamento. Un terreno fertile dove poter ribadire e testimoniare che il Lazio è in forte espansione e, soprattutto in termini di qualità, ha tutte le carte in regola per competere e primeggiare non solo nei mercati italiani, ma in particolare in quelli esteri che possono far compiere alla Regione quel decisivo cambio di passo altamente auspicato".

"Nella classifica europea di prodotti a marchio Dop, Igp e Stg, infatti, l’Italia è prima con 328 certificazioni. Di questi ben 26 sono della Regione Lazio. Un numero straordinario che dimostra come la nostra Regione, da sola, valga 1/3 dell’intera Germania. Un risultato che premia in primo luogo la professionalità dei nostri produttori, unitamente ad un lavoro costante che come Regione Lazio stiamo portando avanti in termini di promozione e valorizzazione", ha concluso Righini.

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