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Se il Tar diventa antiproibizionista

Nuova sospensione del decreto Minisalute su cannabis

Viceministro Bellucci: "Ci continueremo a battere contro l’assunzione orale di prodotti contenenti cannabis, come quelli venduti nei cannabis shop pericolosi per la salute individuale e pubblica"

Errare è umano, perseverare è da antiproibizionisti. Il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministero della Salute che inseriva le composizioni orali contenenti cannabidiolo (Cbd) nella tabella delle sostanze stupefacenti. Con una sentenza pubblicata mercoledì 11 settembre, i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso dell’Ici, Imprenditori Canapa Italia, fissando un’udienza di merito il prossimo 16 dicembre.

Ici aveva chiesto l’annullamento previa sospensione dell’efficacia del decreto del ministero della Salute del 27 giugno 2024 avente ad oggetto “Aggiornamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, di cui al Dpr 9 ottobre 1990, n. 309. Inserimento nella tabella dei medicinali, sezione B, delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis”.

Il provvedimento, in sintesi, inseriva l’estratto della cannabis nella tabella degli stupefacenti, vietandone dunque la vendita nei negozi, nelle erboristerie e nei tabaccai, e rendendolo disponibile solo nelle farmacie con ricetta medica non ripetibile (vedi articolo EFA News).

La cosa sorprendente, come abbiamo ricostruito nei nostri articoli, è che sospensione analoga era arrivata ad ottobre 2023. E il ministero della Salute aveva reiterato il provvedimento dopo aver ottenuto ben due pareri scientifici favorevoli del Consiglio Superiore di Sanità e dell'Istituto Superiore di Sanità.

“Resto basita", ha commentato il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci. "L’azione di Governo è tesa alla massima tutela della salute e della sicurezza delle persone oltre a contrastare la normalizzazione dell’uso di cannabis a cui abbiamo assistito in questi troppi anni, soprattutto a danno dei più giovani. Difenderemo sempre la coltivazione e produzione per uso industriale e tessile della cannabis, ma altrettanto convintamente ci continueremo a battere contro l’assunzione orale di prodotti contenenti cannabis, come quelli venduti nei cannabis shop pericolosi per la salute individuale e pubblica, come sancito dal Consiglio superiore della Sanità“, conclude il viceministro.

red - 43831

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