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Vino e nobiltà: alla scoperta della Tenuta di Fiorano

Il Principe Boncompagni Ludovisi protagonista di Campagne Romane, con Hosteria Amedeo e Magnolia


Nella bellissima Tenuta di Fiorano del Principe Alessandro Boncompagni Ludovisi nella campagna romana è lstata a prima tappa di un percorso enogastronomico che si terrà a partire dal 30 novembre fino al 6 gennaio tutti i fine settimana in collaborazione con Hosteria Amedeo e Magnolia Eventi.

“Campagne Romane” è il nome dell'iniziativa che vuole essere un omaggio al territorio e alla sua tradizione enogastronomica, un viaggio per scoprire i sapori di una terra antica. E al contempo far scoprire al pubblico la Tenuta di Fiorano: una specie di oasi, è a pochi km dal centro di Roma, che si estende per 200 ettari compresi tra il Parco dell'Appia Antica e le prime pendici dei Castelli Romani, distribuita su terreni vulcanici particolarmente fertili, a 125 m sul livello del mare, e straordinariamente adatti alla viticoltura e alla produzione dei suoi vini. E' una realtà di coltivazione biologica e natura incontaminata, rinomata per i suoi premiati vini, Fiorano Rosso e Fiorano Bianco, immersa in un paesaggio che per la sua bellezza e grazie alla sua storia sembra immutato nel tempo. I terreni sono destinati a vigneto (12 ettari), a uliveto e, tra vecchi annessi agricoli, alberi da frutto, seminativo, grano, trifoglio, erba medica con ampie zone di pascolo.

E' il principe in persona, erede di una delle più importanti famiglie nobiliari romane, ad accoglierci in persona ed a inaugurare questo ciclo di incontri, in cui ogni degustazione offrirà un’esperienza che unisce la qualità vitivinicola del Lazio alla scoperta delle sue radici. Ogni weekend propone un menu unico con specialità fuori carta, studiato per esaltare i prodotti locali, in abbinamento ai vini della Tenuta. Il programma include visite guidate alle cantine, masterclass sui vini, wine trekking, percorsi in ebike e concerti dal vivo. È prevista anche un’area dedicata ai bambini, per rendere l’esperienza accogliente anche per le famiglie.

Protagonisti ovviamente i vini simbolo della tenuta. Il Fiorano Rosso e il Fiorano bianco sono il fiore all’occhiello, con circa 40000 bottiglie di eccellenza. "Il primo - come spiega il Principe - è un blend di uve cabernet, sauvignon e merlot, con notevole complessità. Maturato per 30 mesi in botti di rovere, ha un bouquet complesso e raffinato. Che si abbina bene sia con la carne sia con i formaggi".

"Mentre il Fiorano Bianco - prosegue il principe - è un vino dalla personalità schietta e sincera. Prodotto da uve di grechetto e voigner. Maturato “sur lies” in botti di rovere e di castagno da 10 ettolitri, brilla nel bicchiere di un giallo dorato consistente ed emana profumi intensi di frutta tropicale e agrumi con ricordi di vaniglia e miele. Il gusto avvolge il palato con grande eleganza, mantenendo un pregevole equilibrio tra morbidezza e freschezza".

"Le uve, solo i grappoli migliori, dopo la raccolta manuale vengono pressate a mano e la vinificazione viene fatta nella vecchia cantina dopo circa sei mesi il vino arriva per caduta nella Cantina Storica fatta di tufo dove prosegue con l’affinamento nelle vecchie botti di rovere e il lungo riposo in bottiglia", conlcude.

Tutti i procedimenti per la produzione del vino rispettano un preciso protocollo storico indicato dal fondatore di Tenuta di Fiorano, il Principe Alberico, che già dagli anni ‘40 del novecento mise le fondamenta ai criteri che ancora oggi sono alla base del Fiorano Rosso e del Fiorano bianco con la conduzione biologica dei terreni in un ecosistema interno in completo equilibrio nel rispetto così dei segreti di un tempo.

Galleria fotografica Vigneti Tenuta di Fiorano Vigneti Tenuta di Fiorano
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