Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Commercio al dettaglio: vendite alimentari in calo a marzo 2025

Variazione negativa su base annua, sia in valore (-2,8%), sia in volume (4,2%) /Allegato Istat

A marzo 2025, l'Istat stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale negativa in valore e in volume (-0,5% per entrambi). Sono in calo sia le vendite dei beni alimentari (-0,5% in valore e -0,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3% e -0,4%).

Nel primo trimestre del 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,2% in valore e dello 0,5% in volume. La flessione riguarda sia i beni alimentari (-0,1% in valore e -0,5% in volume) sia i prodotti non alimentari (rispettivamente -0,4% e -0,6%).

Su base tendenziale, a marzo 2025, le vendite al dettaglio registrano una variazione negativa del 2,8% in valore e del 4,2% in volume. Il calo è più marcato per i beni alimentari (-4,2% in valore e -6,7% in volume), meno accentuato per i beni non alimentari (-1,4% in valore e -2,1% in volume).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive solo per i Prodotti di profumeria, cura della persona (+1,8%) e i Prodotti farmaceutici (+0,6%). Il calo più consistente, invece, riguarda Cartoleria, libri, giornali e riviste (-4,5%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-4,2%).

Rispetto a marzo 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in flessione per tutte le forme distributive: la grande distribuzione (-2,6%), le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-3,1%), le vendite al di fuori dei negozi (-4,7%) e il commercio elettronico (-1,3%).

In allegato a questa EFA News il testo integrale e la nota metodologica dell'Istat.

Allegati
lml - 50270

EFA News - European Food Agency
Simili