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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Campari: vendite organiche calano a 666 mln euro (-4%) nel I° trimestre 2025

Declino più marcato nelle Americhe (-6%) e in Germania (-10%). Bene Asia-Pacifico (+11%) e Australia (+16%)

Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. ha approvato le informazioni finanziarie aggiuntive al 31 marzo 2025. Le vendite del gruppo sono state pari a 666 milioni di euro, in calo del -4,2% organicamente e complessivamente in aumento del +0,3%. L'effetto perimetro è stato del +4,3%, principalmente guidato da Courvoisier, mentre l'effetto cambio è stato del +0,2%.

L'Ebit-rettificato è stato di 136 milioni di euro, -17,2% organicamente e complessivamente del -10,2%, con un margine del 20,4%. L'Ebitda-rettificato è stato di 174 milioni di euro, -10,9% organicamente e complessivamente del -4,1%, con un margine del 26,1%. L’utile del Gruppo prima delle imposte pari a 107 milioni di euro, -26,1%. L’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato pari a 114 milioni di euro, -22,5%. Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’Ebitda-rettificato è pari a 3,4 volte rispetto a 3,2 volte al 31 dicembre 2024.

"Rimaniamo fiduciosi nella capacità di generare una crescita sostenibile nel lungo termine, sfruttando la forza dei nostri marchi accelerando l’espansione geografica facendo leva sulla nostra attuale struttura commerciale, e focalizzandoci su qualità dell’execution commerciale e disciplina in materia di prezzi", ha dichiarato l'amministratore delegato di Campari Simon Hunt. "Allo stesso tempo, ci impegniamo a massimizzare il potenziale del Gruppo generando efficienza attraverso il programma di contenimento dei costi annunciato, continuando a investire nella costruzione dei brand e nel completamento del piano di investimenti straordinari. Inoltre, ci focalizzeremo sulla riduzione della leva finanziaria e sullo snellimento del portafoglio, non prevedendo acquisizioni.’.

Le vendite nelle Americhe (47% delle vendite totali del Gruppo) sono diminuite del -6%. Gli Stati Uniti hanno registrato una variazione del -11% dovuta a elevata volatilità nell’attuale contesto operativo e alla minaccia dei dazi che ha generato destocking, principalmente in Skyy, Grand Marnier e Wild Turkey, così come alcuni ritardi logistici, esclusi i quali il mercato avrebbe registrato una performance del -5%. Espolòn è stata influenzata da una base di confronto sfidante e dai trend contenuti nella categoria Blanco, mentre Aperol ha registrato una performance resiliente.

In Emea (46% delle vendite del Gruppo) le vendite nette sono diminuite del -4%. L’Italia e la Germania hanno registrato un calo del -3% e del -10% rispettivamente influenzate dal phasing delle vendite a causa della calendarizzazione della Pasqua. La Francia ha registrato un calo del -2% in un contesto settoriale debole a causa dei marchi locali, nonostante la resilienza del portafoglio aperitivi. Il Regno Unito ha registrato una forte performance a doppia cifra escludendo le vendite di bulk (+10%, -13% a livello complessivo), con una crescita sottostante guidata dagli aperitivi, in particolare Aperol. Gli altri mercati dell’area hanno registrato un calo del -2% nonostante il contributo positivo principalmente degli aperitivi in particolare guidato da Gtr e dalla Grecia, influenzati da trend deboli in Sud Africa e nei Paesi Bassi.

In Asia Pacifico (7% delle vendite del Gruppo) le vendite nette sono cresciute del +11%. L’Australia ha registrato una crescita del +16% con una performance positiva principalmente guidata da un’eccellente execution negli aperitivi agli Australian Open con accelerazione delle attivazioni nell’on-premise. Gli altri mercati dell’area hanno registrato una performance positiva del +4% guidato da trend positivi in Cina, facendo leva sui precedenti investimenti in route-to-market, e Corea del Sud.

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EFA News - European Food Agency
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