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Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Logistica, Hapag-Lloyd chiede regole chiare

Il gigante delle spedizioni internazionali vede scadere improvvisamente la concessione al porto di Genova e contrattacca

Hapag-Lloyd, gruppo tedesco di spedizioni e logistica quotato in borsa, con azionisti quali Kuhne Maritime, CSAV (Compañia Sudamericana de Vapores), Qatar Holding, il Public Investment Fund e la Città di Amburgo, figura tra i principali investitori internazionali che hanno scelto, e sono pronti a rinnovare, la propria fiducia nell’Italia. A patto che, spiega la società di logistica, cambi qualcosa, in Italia ma soprattutto nel porto di Genova principale hub della società. Il gruppo ha investito diverse centinaia di milioni di Euro nel Porto di Genova (anche in vista di grandi progetti infrastrutturali come la Diga Foranea e il Terzo Valico Ferroviario), sulla base di una concessione inizialmente valida fino al 2056, confidando su una collaborazione stabile, affidabile, improntata alla fiducia e trasparente con le autorità italiane e su un quadro normativo chiaro. E invece adesso si trova ad affrontare una concessione in scadenza improvvisa.

"Con livelli occupazionali raddoppiati dal 2018 e con l’azienda che si è assunta la responsabilità diretta di altri 700 lavoratori nel terminal portuale e nella logistica interconnessa -sottolinea Hapag-Lloyd Italia- oggi siamo pronti a riaffermare le nostre scelte strategiche. Proprio per questo cerchiamo il massimo livello di trasparenza nei rapporti con le istituzioni, come parte del nostro diritto e dovere di tutelare i nostri investimenti e, per estensione, i nostri azionisti".

"Con la nostra flotta di circa 300 navi e il coinvolgimento nella cooperazione Gemini -proseguono dalla società-, abbiamo bisogno di certezze e affidabilità per continuare a investire e far crescere il nostro business in Italia. Non possiamo portare avanti i piani se ci troviamo di fronte a una concessione che, al di fuori del nostro controllo, viene improvvisamente considerata in scadenza alla fine del prossimo giugno, trentuno anni prima di quella data originaria del 2056 che ha giustificato il nostro investimento nel terminal del Porto di Genova".

Con oltre 500 dipendenti, il 90% dei quali con base a Genova, e un ruolo consolidato come primo cliente container del Porto di Genova e secondo cliente dell'intero sistema portuale nazionale, Hapag-Lloyd è fortemente legata al mercato italiano. L’azienda si posiziona costantemente al quinto posto tra i maggiori operatori mondiali nel trasporto marittimo di container e gestisce circa 300 navi e 21 terminal a livello globale: Genova rappresenta una sede strategica per il Gruppo fin dagli anni '90 e, da quasi sei anni, la “capitale” della Regione Sud Europa, che supervisiona l’intera area del Mediterraneo per la compagnia di trasporto container.

“Siamo fiduciosi -conclude il management- e confidiamo nell’eccellente collaborazione in corso con il governo italiano, come base per superare i fraintendimenti, riattivare la concessione e porre le premesse per lo sviluppo del traffico attraverso Genova nonché per la crescita dell’occupazione”.
 

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