Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Confagricoltura, allarme per i dazi sui fertilizzanti da Russia e Bielorussia

Occorrono misure correttive che tengano conto dell’attuale contesto economico, ambientale e produttivo

"Confagricoltura esprime preoccupazione per l’esito del voto odierno del Parlamento europeo relativo alla modifica dei dazi sulle importazioni di fertilizzanti da Russia e Bielorussia, respingendo tutti gli emendamenti proposti". Lo annuncia la stessa confederazione in un comunicato in cui spiega che "a larga maggioranza è passata la proposta della Commissione su dazi aggiuntivi sull’import di alcune merci, tra cui appunto i fertilizzanti, a partire dal prossimo mese di luglio".

"In questo modo -evidenzia la confederazione- non si tiene conto delle criticità evidenziate dagli agricoltori e si rischia di aggravare ulteriormente le difficoltà delle imprese europee del comparto. Pur condividendo gli obiettivi generali della misura, in particolare il rafforzamento della sicurezza alimentare e la spinta alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, Confagricoltura ribadisce l’urgenza di integrare il provvedimento con misure correttive che tengano conto dell’attuale contesto economico, ambientale e produttivo". 

In particolare, prosegue la nota, "è necessaria una revisione graduale del sistema dei dazi, affinché la transizione verso una minore dipendenza dalle importazioni non penalizzi il settore primario europeo, già fortemente colpito dall’instabilità dei mercati e dall’aumento dei costi di produzione".

Preoccupano, si legge nel comunicato di Confagriclltura, "la mancanza di considerazione per reali fonti alternative, l'assenza di una valutazione d'impatto e la non chiarezza sulle implicazioni di mercato. Se l'Unione è determinata a ridurre la dipendenza dai fertilizzanti russi e bielorussi, ad avviso di Confagricoltura deve presentare un'alternativa credibile e lungimirante. Mancano invece, sia specifiche decisioni volte a rafforzare l’utilizzo dei fertilizzanti di origine zootecnica (a partire dal digestato) strategici per ridurre la dipendenza dai concimi azotati, sia una maggiore flessibilità nell’applicazione della Direttiva Nitrati".

“Le imprese agricole -aggiunge il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti- hanno bisogno di risposte adeguate anche alla luce delle decisioni che si stanno assumendo a livello nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria. In particolare, il divieto assoluto dell’impiego di urea nel Bacino Padano a partire dal 1° gennaio 2027, senza alcuna fase transitoria realmente attuabile e senza alternative valide presenti sul mercato, rappresenta un’imposizione insostenibile per le imprese agricole”.

“Il rischio concreto -conclude la confederazione- è che il settore primario, già piegato da calamità climatiche frequenti e rincari dei costi, si trovi nuovamente ad affrontare norme difficilmente applicabili, con effetti negativi sul piano sociale, ambientale ed economico”.

Fc - 50711

EFA News - European Food Agency
Collegate
Simili