Panico nelle borse Ue dopo la "sfuriata" di Trump sui dazi
Tutti giù i listini dopo l'annuncio sul social Truth: "50% sull'Ue, dal 1° giugno"

Ha avuto l'effetto di uno tsunami sulle borse mondiali l'ultima uscita del presidente Usa Donald Trump in tema di dazi. Oggi, sul sul suo social Truth, il presidente Usa ha scritto: "l'Unione europea, creata con lo scopo principale di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in ambito COMMERCIALE, è stata molto difficile da gestire. Le sue potenti barriere commerciali, le imposte sull'IVA, le ridicole sanzioni aziendali, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari all'anno, una cifra totalmente inaccettabile".
"Le nostre discussioni con loro non porteranno a nulla! -ha aggiunto Trump-. Pertanto, raccomando un dazio diretto del 50% sull'Unione europea, a partire dal 1° giugno 2025. Non vi è alcun dazio se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti".
È bastato questo post per scatenare se non l'inferno almeno una bella ondata di vendite sui principali listini azionari europei e mondiali. Il Ftse Mib di Milano ha perso l'1,9%, il Dax tedesco l'1,65%, il Cac40 francese -1,4%, l'Smi svizzero lo 0,97%. La minaccia di dazi al 50%, però, ha spaventato anche gli stessi Stati Uniti: il Dow Jones perde poco dopo l'apertura lo 0,81%, il Nasdaq scende di oltre l'1%.
EFA News - European Food Agency