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Commodities: prezzi latte in rialzo (+18,5%) su base annua a maggio

Uva passa: offerta prevista in calo (-3%) a seguito delle gelate in Turchia

L'International Nut and Dried Fruit Council (Inc), in occasione della conferenza di Palma di inizio maggio, ha condiviso le prime previsioni di produzione di uva passa per la campagna 25/26. Per la Turchia, si delinea la terza campagna consecutiva di offerta limitata, con un raccolto previsto in calo del 3% a 220.000 t, livelli significativamente inferiori rispetto alla media delle cinque campagne pre-23/24 (circa 300.000 t).

Il calo è riconducibile alle gelate straordinarie che, a metà aprile, hanno colpito il Paese e che hanno interessato anche Manisa, dove si concentra circa l’80% dei vigneti turchi. Secondo le analisi di Areté, il dato Inc rientra nel range di previsione post-gelate condiviso da altri operatori tra 130.000 t e 240.000 t (un range particolarmente ampio che evidenzia l’incertezza rispetto all’entità delle perdite ancora in fase di valutazione).

I prezzi del latte spot, nonostante la fase di flessione stagionale, si mantengono superiori rispetto allo scorso anno. A maggio 2025 le quotazioni del latte spot tedesco intero, sulla piazza di Milano, risultano del 2% inferiori rispetto ad aprile, ma segnano un +18,5% rispetto a maggio 2024. I trasformati nel mese di maggio hanno registrato una tendenza di prezzo leggermente ribassista. Sulla piazza di riferimento di Kempten, rispetto ad aprile, burro -2,5%, Smp -1,1%, Wmp -0,3% ed edamer -0,4%. Anche sui trasformati il gap rispetto allo scorso anno è elevato: burro +17%, Wmp +18% ed edamer +12%, fa eccezione l’Smp con un -0,8%.

Nonostante la Commissione Europea, nelle previsioni di medio termine, abbia proiettato un aumento della produzione di latte in UE del +0,5% rispetto al 2024, a inizio anno le consegne latte procedono a rilento. Nei primi tre mesi del 2025 si registra un -0,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 con battute di arresto importanti in aree chiave di produzione ed esportazione di trasformati come Germania (-2,5%), Francia (-2%) e Olanda (-1,9%) solo in minima parte compensate dagli aumenti in Polonia (+1,6%), Italia (+0,5%) e Irlanda (+5,1%).

Le analisi Areté mostrano come, l’offerta, già strutturalmente rallentata dalle politiche ambientali UE di riduzione delle emissioni, risenta anche di costi degli input produttivi elevati e della diffusione in UE di bluetongue ed afta epizootica.

lml - 50923

EFA News - European Food Agency
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