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CLARA MOSCHINI

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Nas, indagini a tappeto a Piacenza

Negli ultini 12 mesi sono state ispezionate 130 aziende: multe per quasi 200 mila euro


Sequestro di oltre 600 prodotti alimentari e sanzioni per un importo complessivo da oltre 3.500 Euro. È questo il "bottino" dei controlli in un esercizio commerciale etnico nella zona di via Roma, effettuati dalla Polizia locale di Piacenza, insieme ad alcuni tecnici veterinari dell'Ausl. Il controllo è scaturito in seguito alla vendita di alcolici al di fuori dagli orari consentiti dall’ordinanza sindacale, già in vigore da alcuni anni nel quartiere di via Roma, accertata il giorno prima nel corso di un servizio dei carabinieri in borghese nella zona.

Durante le verifiche è stata riscontrata la vendita di alimenti senza etichettatura e di dubbia provenienza, la non corretta conservazione dei surgelati e la mancata esposizione prezzi. I veterinari dell’Ausl hanno proceduto al sequestro di circa 350 pezzi di prodotti alimentari tra carne congelata, pesce congelato e pesce essiccati, per un peso complessivo da 150 chili: le etichette, hanno accertato i militari, non provenivano dal produttore originale ma erano state create dal proprietario del negozio: risultavano prive dell’indispensabile requisito della rintracciabilità. Altri prodotti non erano stati conservati correttamente in quanto mantenuti a temperatura non conforme. In virtù dell'indagine, gli agenti hanno posto sotto sequestro anche 300 prodotti alimentari e non alimentari confezionati, in quanto scaduti o mancanti di etichettatura riportante la traduzione in lingua italiana del tipo di prodotto e del contenuto. Gli accertamenti hanno portato gli operatori di polizia locale ad elevare sanzioni anche per la mancata esposizione dei prezzi.

Questa è stata solo l'ultima delle indagini sull’agroalimentare che hanno coinvolto il territorio piacentino. Come ha sottolineato il colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dei Carabinieri di Piacenza, "nell’arco degli ultimi 12 mesi il lavoro svolto dai reparti speciali è stato prima di tutto finalizzato alla prevenzione e a suscitare collaborazione da parte del cittadino ma che, grazie alle specifiche competenze e all’esperienza, riesce ad essere estremamente efficace anche sul fronte della repressione”. Ebbene, il Nucleo Carabinieri ispettorato del lavoro di Piacenza ha ispezionato 130 aziende, controllando 450 lavoratori, di cui 51 sono risultati impiegati “in nero”. Un’attività che ha portato a 198 mila Euro di sanzioni, nonché alla sospensione di 18 attività imprenditoriali. Sono poi state riscontrate 83 violazioni alle normative su salute e sicurezza sul lavoro, con ammende per 174mila euro e 11 ulteriori sospensioni per situazioni ritenute pericolose per i lavoratori, "con ciò declinando nel concreto la tutela del lavoratore ma anche del tessuto produttivo legale". 

"Significativa -secondo i Carabinieri- è stata l’attività condotta in maniera congiunta sul fronte del caporalato, con l’arresto di due stranieri ritenuti gravemente indiziati di favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari nel territorio dello Stato, sfruttamento del lavoro e intralcio alla giustizia”.

“Altrettanto incisiva -sottolineano i Carabinieri- è stata l'attività condotta dal Nas di Parma che, sotto la direzione della procura della Repubblica di Piacenza, ha scoperto una frode nel settore vitivinicolo, sequestrando 60mila litri di vino contraffatto e portando alla denuncia di 12 persone e al coinvolgimento di 2 aziende del territorio. Un’azione capillare e mirata quella svolta dai militari del Nas, con il fine ultimo di garantire sicurezza al cittadino in ambiti particolarmente sensibili, quali quello sanitario, della salute e della salubrità. I controlli hanno riguardato anche le case di riposo per gli anziani e, in generale, le strutture socio-sanitarie e assistenziali ed i servizi di continuità, assistenziale ed ancora, gli studi dentistici, le farmacie, le mense scolastiche, le strutture ricettive, gli ambulatori veterinari e le attività di ristorazione.

L'attività svolta dai carabinieri del Nas di Parma, si è concretizzata in oltre 300 controlli svolti nella sola provincia di Piacenza (quasi uno al giorno) che hanno portato a 64 denunce penali, 130 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 144 mila Euro, e al sequestro di 1.900 chili di alimenti, 800 confezioni di mangimi. Tutto, sottolineano i militari, "nell'ambito di in una incisiva ed efficace azione preventiva a presidio e tutela della salute del cittadino”.

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