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CLARA MOSCHINI

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Italmopa/2. Bene export e canali pizza

Giù i prezzi farine (-6%) e sottoprodotti della macinazione (-27,3%)

I dati presentati nel corso dell'assemblea di Italmopa (leggi notizia EFA News), mostrano in leggera contrazione dello 0,9% la produzione di farine destinate al comparto dolciario nonostante la sostanziale tenuta complessiva per la produzione di dolci da ricorrenza. 
Proseguono i trend particolarmente positivi, e ormai consolidatosi negli anni, della richiesta proveniente, da un lato dai canali pizza (superiore al 3,0%), fresca e soprattutto surgelata, e, dall’altro, dell’export (+ 11,9%) per via di un sempre più diffuso apprezzamento, all’estero, dell’alta qualità e della versatilità delle farine italiane. Nuovo ma costante leggero incremento (+ 2,0%) per i volumi di farine destinate alla produzione di pasta fresca. 
In riduzione, infine, il volume di farine venduto sugli scaffali (-7,1%) che conferma un ridimensionamento dopo i fenomeni di accaparramento che si erano verificati, da parte dei consumatori, nella prima fase dell’emergenza Covid.

Sempre secondo Italmopa, il fatturato 2024 del comparto molitorio a frumento tenero, tenuto conto della riduzione media, rispetto al 2023, del prezzo delle farine (-6,1%) e dei sottoprodotti della macinazione (-27,3%) - quale conseguenza in primis della contrazione delle quotazioni della materia prima frumento tenero (-10,5% rispetto al 2023) - dovrebbe situarsi in circa 2,360 miliardi di euro con una riduzione del 7,6% circa rispetto al fatturato 2023, calcolato in 2,555 miliardi di euro. 

Per quanto riguarda il comparto della macinazione del frumento duro è stato stimato, nel 2024 rispetto al 2023, un incremento complessivo dell'0,4% circa della produzione di semole. Esso riflette la domanda sostanzialmente stabile (+0,3%) proveniente dall’Industria pastaria, da sempre principale canale di sbocco dell’Industria molitoria a frumento duro: l’andamento positivo (+1,0%) delle export di pasta alimentare sarebbe stato infatti parzialmente controbilanciato da una nuova contrazione (anche in questo caso di circa 1 punto percentuale) dei consumi interni.

Il fatturato del comparto a duro sarebbe in riduzione a 2,348 miliardi di euro rispetto a 2,759 miliardi di euro nel 2023 (-14,9%) risultante dalla riduzione delle quotazioni medie sia delle semole (-13,2%), sia dei sottoprodotti della macinazione (-28,6%) quale conseguenza, in particolare, della marcata riduzione del costo della materia prima frumento duro (-17,0% circa) rispetto alle quotazioni medie del 2023.

“Complessivamente il 2024 presenta per l’industria molitoria un bilancio in chiaroscuro”. sottolinea Andrea Valente, presidente Italmopa. “Il nostro comparto evidenzia certamente successi importanti che sottolineano le sue doti competitive nonostante le criticità strutturali che caratterizzano il sistema Italia e che tendono da sempre a penalizzare fortemente l’industria manifatturiera”.

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EFA News - European Food Agency
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