Starbucks By Nespresso sposa l'arte di Greg Goya
Il risultato della collaborazione è stata l’installazione allestita in piazza del Carmine

Per celebrare il lancio della nuova miscela Starbucks Ristretto Shot By Nespresso, Starbucks By Nespresso ha scelto di raccontare tutto ciò che può scaturire da un caffè “corto”, ma carico di significato. Nasce così la collaborazione con Greg Goya (foto), street artist torinese noto per la sua capacità di dare forma alle emozioni quotidiane, spesso fugaci ma profonde.
L’artista è stato chiamato a dare vita a un’installazione capace di rappresentare quei “momenti ristretti ma intensi” che, seppur fugaci, riescono a imprimere un segno profondo nella vita quotidiana. Il segno della tazzina sulla superfice dove è appoggiata, si fa così metafora dei momenti indelebili della vita.
Un messaggio in perfetta sintonia con i risultati di una ricerca condotta nel 2023, secondo cui per il 33,7% degli italiani il caffè rappresenta buonumore e socialità, mentre per il 42,2% è un momento di pausa e di ricarica da condividere.
Il risultato della collaborazione è stato “Attimi” un’installazione allestita il 12 giugno in Piazza del Carmine a Milano, che ha trasformato questo luogo naturale di aggregazione, in un’esperienza emotiva collettiva. “Volevamo creare un luogo che custodisse quei momenti che, seppur brevi, rimangono impressi. Come le tracce che il caffè lascia su un tavolo: piccole, ma impossibili da ignorare”, ha commentato Goya.
L’installazione ha permesso alle persone di fermarsi, osservare e riflettere sul valore di ogni istante: nella rapidità degli eventi quotidiani si nascondono ricordi ed emozioni che, col tempo, diventano parte integrante del nostro vissuto. In questo contesto, il caffè ha assunto una funzione simbolica, rappresentando la socialità, il racconto personale e, soprattutto, la condivisione di momenti semplici, ma preziosi.
Frasi come: “l’ultima carezza del nonno”, “il primo amore sbocciato proprio davanti a un caffè”, “quando la mia bambina è diventata una certezza, non più un desiderio” o ancora “quando ho toccato il fondo”, “il mio primo attacco di panico”… sono solo alcune delle testimonianze lasciate dai partecipanti, emozionati dal potere evocativo dell’installazione.
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