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Ue elimina le ispezioni per le sementi da Ucraina e Modavia

Le procedure di certificazione sono conformi ai requisiti europei per semi di barbabietola, girasole, colza e soia

Il Consiglio Ue ha eliminato tutte le ispezioni supplementari per i semi di barbabietola, girasole, colza e soia provenienti dall'Ucraina e dalla Repubblica di Moldova. Di fatto la Commissione ha riconosciuto come le procedure di certificazione ucraine e moldave, per quanto riguarda le ispezioni in campo e le norme di produzione delle sementi, sono conformi ai requisiti dell'Ue. La decisione entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE.

In particolare, la decisione concede l'equivalenza per le sementi di barbabietola, girasole, colza e soia prodotte e certificate in Ucraina e per le sementi di piante foraggere prodotte nella Repubblica di Moldova e ufficialmente certificate dalle sue autorità, nonché per le relative ispezioni in campo che vengono effettuate.

L'equivalenza, sottolinea il comunicato ufficiale di Bruxelles, conferma che le procedure nazionali dei due Paesi offrono le stesse garanzie per le caratteristiche delle sementi e le regole per l'esame, l'identificazione e il controllo delle sementi applicabili alle sementi raccolte nell'Ue. In linea con la decisione appena adottata, aggiunge la nota, "le sementi di queste specie prodotte in Ucraina e nella Repubblica di Moldova potranno entrare nel mercato dell'Ue". Ciò significa che le aziende con sede nell'UE potranno diversificare le aree di produzione delle sementi. 

Le nuove norme contribuiranno inoltre a mantenere una fornitura continua di sementi di alta qualità nell'UE. La decisione, spiega la nota, costituisce un'attuazione tecnica dei requisiti esistenti e modifica la decisione 2003/17/CE, che concede ad alcuni Paesi terzi l'equivalenza per quanto riguarda le ispezioni in campo e la produzione di sementi di determinate specie.

La premessa alla decisione della Commissione riguarda le sementi raccolte al di fuori dell'Ue che possono essere commercializzate nell'Unione europea solo se offrono le stesse garanzie delle sementi comunitarie ufficialmente certificate. I Paesi terzi che intendono esportare nell'UE, infatti, devono soddisfare gli stessi criteri per le caratteristiche delle sementi, l'esame, l'identificazione, la marcatura, il controllo e l'imballaggio delle sementi raccolte e controllate nell'UE. La certificazione comprende ispezioni sul campo, campionamento e analisi delle sementi.

La decisione 2003/17/CE del Consiglio concede ad alcuni Paesi non appartenenti all'UE l'equivalenza per quanto riguarda le ispezioni in campo e la produzione di sementi di alcune specie, garantendo un approvvigionamento continuo di sementi di alta qualità nell'UE.

L'Ucraina è stata inclusa nell'elenco di tali Paesi dal 2020 per quanto riguarda le sementi di cereali. Nel 2022, l'Ucraina ha presentato alla Commissione la richiesta di includere nell'equivalenza anche le sementi di barbabietola, girasole e colza: nel 2023, ha presentato un'ulteriore richiesta per le sementi di soia.

Dal 2018, la Repubblica di Moldova è stata inclusa tra i Paesi terzi per quanto riguarda le sementi di cereali, le sementi di ortaggi e le sementi di piante oleaginose e da fibra. Nel 2022, la Repubblica di Moldova ha presentato alla Commissione una richiesta per includere anche le sementi di piante foraggere.

I Paesi richiedenti hanno i loro laboratori di sementi accreditati dall'Associazione internazionale per l'analisi delle sementi. Ciò fornisce ulteriori garanzie sulla qualità delle ispezioni e delle sementi prodotte in questi Paesi e sulla loro conformità alla legislazione dell'Unione.

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EFA News - European Food Agency
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