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CLARA MOSCHINI

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Studio innovativo sul microbiota femminile per migliorare la diagnosi dell’endometriosi

La ricerca dell'Ospedale S. Cuore Don Calabria in Valpolicella con Wellmicro

Negli ultimi anni, la ricerca sul coinvolgimento del microbiota nella patogenesi dell'endometriosi è aumentata esponenzialmente. È stato dimostrato che il microbiota svolge un ruolo sia nell'immunità dell’ospite che nel metabolismo degli estrogeni, e l'endometriosi (infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili) è, a tutti gli effetti, una patologia dipendente dagli estrogeni in cui coesiste una disregolazione del sistema immunitario. Per saperne di più, l’unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella (Verona) avvia lo studio BIOME-ENDO, che si propone di analizzare tre tipi di microbiota femminile (vaginale, cervicale e rettale) nella patologia endometriosica.

Obiettivo primario dello studio, condotto in collaborazione con Wellmicro di Named Group, prima azienda italiana esclusivamente dedicata all’analisi genetica del microbiota umano, animale e ambientale, è confrontare il microbioma in pazienti con endometriosi in localizzazioni varie (endometriosi ovarica, peritoneale, profonda) e in pazienti senza endometriosi. Il disegno prospettico dello studio permetterà in modo del tutto innovativo di legare la valutazione del microbiota alla severità della patologia endometriosica, rendendo possibile fare del microbiota un elemento importante di definizione prognostica della malattia e di aiuto nella definizione di quali pazienti potranno presentare maggiori o minori sintomi e complicanze postoperatorie.

“L'endometriosi è una condizione infiammatoria cronica che colpisce una donna su dieci, circa tre milioni in Italia e 190 milioni nel mondo", spiega Marcello Ceccaroni direttore del Dipartimento per la tutela della salute e della qualità di vita della donna U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, presidente ISSA-International School of Surgical Anatomy IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar di Valpolicella, Verona. 

"Essa è caratterizzata -continua Ceccaroni- dalla presenza di cellule simili al tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina in sedi ectopiche. Il sintomo principale di questa malattia è il dolore ma a malattia può anche essere completamente asintomatica, nei casi gravi portando alla compromissione di alcuni organi come il rene e l’intestino“.

Lo studio BIOME-ENDO coinvolgerà per due anni circa 2.000 donne dai 18 anni in su con sospetta patologia ginecologica benigna indirizzate al Negrar come candidate per un approccio chirurgico, arruolandole in due gruppi: gruppo endometriosi e gruppo di controllo. Un’analisi ad interim sarà condotta dopo il reclutamento di 300 pazienti per esplorare i risultati preliminari

"Il microbioma intestinale, con i suoi 3.300.000 geni (noi ne abbiamo 23.000) è il potente regista della nostra salute, insieme all’intestino e al cervello viscerale -aggiunge Alessandra Graziottin docente al Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia Università degli Studi di Verona-. Esso dialoga costantemente con il microbioma degli altri distretti corporei, tra cui il microbioma vaginale, vescicale, endometriale. Il microbioma in equilibrio dinamico protegge la nostra salute: se alterato diventa a sua volta co-fattore e acceleratore di diverse patologie, soprattutto in caso di disbiosi persistente. Dati preliminari suggeriscono che il microbioma disbiotico nei suoi diversi distretti possa accelerare anche la progressione dell’endometriosi e peggiorare il dolore”.

Durante la valutazione preoperatoria, verranno raccolti tamponi vaginali, cervicali e rettali. Il DNA sarà estratto secondo il protocollo sviluppato da Wellmicro, che eseguirà la valutazione del microbioma con metodica Shotgun e l’analisi bioinformatica e statistica dei dati raccolti.

"Lo studio BIOME-ENDO -commenta Andrea Castagnetti general manager di Wellmicro- rappresenta una novità assoluta nella comprensione del coinvolgimento del microbiota nell’endometriosi: l’opportunità di analizzare diversi ecosistemi interconnessi tra loro come quello intestinale, vaginale e cervicale permetterà un livello di comprensione delle dinamiche microbiota-ospite senza precedenti. I campioni verranno analizzati con una pipeline proprietaria di analisi metagenomica, progettata per integrare le potenzialità del machine learning con un approccio tassonomico multi-regno ad alta risoluzione. La pipeline consente di ottenere una profilazione completa del microbiota che include batteri, archea, funghi, protozoi e virus. Questi dati verranno poi sottoposti a modelli Random Forest accuratamente addestrati, permettendo di identificare eventuali signature microbiche cross-regno associate all’endometriosi che potrebbero portare a futuri target di intervento o diagnosi".. 


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