Toscana. Investimenti irrigui: bando da 17,3 mln euro
Regione deve ottimizzare la risorsa idrica a scopo agricolo

Contributi agli agricoltori per investimenti irrigui. La giunta regionale della Toscana ha approvato le disposizioni relative al bando attuativo dell’intervento “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – irriguo aziendale” (Srd01) del Complemento per lo sviluppo rurale della Toscana (Csr) – Feasr 2023/2027.
Attraverso il bando, che ha una dotazione finanziaria di 17,3 milioni di euro ed è promosso nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, sono concessi contributi in conto capitale agli imprenditori agricoli in possesso della Qualifica di imprenditore Agricolo Professionale e/o di Coltivatore Diretto che intendono realizzare investimenti irrigui, adeguatamente dimensionati in ragione del loro utilizzo nell’azienda beneficiaria.
“Il problema acqua oggi è serio", spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "La crescente domanda d’acqua, nel settore irriguo come in quello civile, in un contesto di cambiamenti climatici, ci impone di intensificare gli impegni che aiutano a una gestione più razionale della risorsa che in agricoltura passa senza dubbio da interventi di efficientamento dei sistemi di irrigazione o di distribuzione, laddove soprattutto si impiegano acque provenienti da ci sono corpi idrici superficiali o sotterranei".
“Con questo bando", dice il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi, "la Regione vuole contribuire e fare fronte al problema dei cambiamenti climatici che hanno reso necessario ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica nelle produzioni agricole. Il bando risponde a questa esigenza offrendo un aiuto diretto alle aziende agricole per investimenti specifici e promuovendo un uso più consapevole e strategico della risorsa acqua, per il futuro dell’agricoltura e dell’ambiente”. Attraverso dei criteri di premialità si è posta attenzione a contesti territoriali particolari come quelli della “Toscana diffusa” di cui alla L.R. 11/2025 o delle isole toscane.
Gli interventi sostenuti possono essere finalizzati: - alla Realizzazione di nuovi impianti irrigui aziendali che possono comportare una estensione delle superfici irrigate; - al miglioramento, rinnovo e ripristino degli impianti irrigui esistenti che possono comportare un’estensione delle superfici irrigate; - alla creazione, ampliamento, miglioramento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di bacini e altre forme di stoccaggio/conservazione (incluse le opere di adduzione e/o distribuzione di pertinenza esclusivamente aziendale) diversi dai bacini o altre forme di stoccaggio/conservazione alimentati esclusivamente da acque stagionali finalizzate a garantirne la disponibilità in periodi caratterizzati da carenze, incluse quelle per la captazione di acqua piovana.
Quindi sono riconosciuti sostegni a opere quali la realizzazione di sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque da destinare ad uso irriguo aziendale; il miglioramento di sistemi di raccolta e stoccaggio esistenti delle acque da destinare ad uso irriguo aziendale; la realizzazione ex novo o miglioramento di reti aziendali per l’adduzione/distribuzione dell’acqua per uso irriguo aziendale o la realizzazione ex novo o miglioramento di impianti di irrigazione oppure sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione.
L’intensità del sostegno è pari al 65% come contribuzione di base; se l’imprenditore è un giovane agricoltore avrà un sostegno pari all’80%; una piccola azienda agricola avrà diritto all’ 85% limitatamente alle seguenti tipologie di investimento: a) realizzazione di nuovi invasi, realizzati su tutto il territorio regionale, isole incluse; b) miglioramento di invasi esistenti, realizzati su tutto il territorio regionale, isole incluse; c) realizzazione ex novo vasche/serbatoi, realizzati esclusivamente nelle isole della Toscana; d) miglioramento di vasche/serbatoi esistenti, realizzati esclusivamente nelle isole della Toscana.
L’importo massimo del contributo pubblico concesso per singola domanda di sostegno ammonta a 350.000 euro. E’ inoltre previsto un massimale di contributo di 1 milione di euro erogabile a ciascun beneficiario per la durata dell’intero periodo di programmazione con riferimento all’intervento Srd01. Il contributo pubblico erogabile con il bando Srd01 – investimenti – annualità 2024, approvato con D.D. n° 1442/2025 e ss.mm.ii, concorre al raggiungimento del suddetto massimale per beneficiario. Non sono ammesse domande di sostegno con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 15.000 euro.
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