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Intesa Sanpaolo /2. Piemonte tra le regioni più esposte ai dazi Usa

Export vale 61 mld euro. Crescono i mercati di Medio Oriente, America Latina, Cina e India

Il contesto attuale è caratterizzato da grande incertezza, legata a tensioni geo-politiche, ai numerosi conflitti in corso e alla discontinuità della politica commerciale statunitense. In particolare, gli sviluppi del conflitto in Medio-Oriente, in caso di escalation, potrebbero avere impatti significativi sui mercati dell’energia.

Sul fronte dazi, i continui stop-and-go del governo statunitense, condizionano l’evoluzione del commercio mondiale. L’impatto sul sistema manifatturiero italiano potrebbe essere mitigato dalle strategie di diversificazione delle imprese riguardanti i mercati di sbocco dell’export italiano.

L’Italia, insieme alla Germania, è l’economia europea più esposta sul mercato Usa. Anche il Piemonte ha forti legami commerciali con gli Stati Uniti (terzo mercato per importanza alle spalle di Francia e Germania): gli Usa assorbono l’8,3% delle vendite all’estero della regione (vs 10,4% della media italiana). Tra i più settori esposti vi sono la meccanica, l’aerospazio e i vini, tutti e tre con un’incidenza del mercato americano superiore alla media regionale.

Da un’indagine interna di Intesa Sanpaolo che ha coinvolto gli specialisti a supporto dei processi di internazionalizzazione, tra le scelte strategiche delle imprese emergono la ricerca di nuovi clienti e fornitori in nuovi mercati e l’anticipo delle vendite e delle consegne negli Usa. Ma è soprattutto la leva della qualità che può rappresentare un valido strumento per mantenere quote di mercato oltreoceano, in quanto rende i prodotti meno sostituibili e maggiormente apprezzati da una fascia di clientela alto spendente. Le imprese si stanno focalizzando anche su una riorganizzazione della struttura produttiva e distributiva.

Tra i mercati più promettenti, sempre da quanto rilevato dalla survey, emergono alcuni paesi del Medio Oriente, come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, per la presenza di consumatori alto spendenti, l’India per le prospettive di crescita, il Nord-Africa che viene visto positivamente, oltre per le prospettive di crescita, anche per la bassa concorrenza, e il Sud America.

Il Piemonte è ben posizionato per cogliere queste opportunità. Nonostante il rallentamento subito nel 2024, i flussi di export della regione si collocano su livelli elevati (61 miliardi di euro), inferiori solo al record storico toccato nel 2023 (64 miliardi), ma decisamente sopra i valori del 2019 (+14 miliardi). Tra i nuovi mercati in cui i valori esportati sono cresciuti maggiormente vi sono anche alcuni Paesi del Medio Oriente (Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita) e dell’America latina (Brasile e Messico), oltre a Cina e India. Tra i settori maggiormente in crescita, spicca anche l’Aerospazio della regione.

Diversificare export e approvvigionamenti sono le due priorità alla luce dell’evoluzione dello scenario geo-politico, ma in prospettiva sarà importante anche puntare sugli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Tra il 2019 e il 2024 gli investimenti in Piemonte sono aumentati del 37,4% più che recuperando il gap di crescita accumulato nel periodo tra il 2008 e il 2019.

I processi di innovazione hanno un’importanza cruciale: le imprese del territorio hanno già intrapreso un percorso strutturato di innovazione, investendo sia in tecnologie 4.0 sia in soluzioni orientate alla sostenibilità e alla decarbonizzazione. Dalle elaborazioni realizzate dal Research Department di Intesa Sanpaolo emergono gli impatti positivi della twin-transition su crescita e produttività delle imprese.

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EFA News - European Food Agency
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