Fipe: nuova edizione manuale su dumping contrattuale
Orlandi (vicepresidente): "Protocollo applicato da oltre il 92% delle imprese a vantaggio di altrettanti lavoratori"

Analizzare le cause e le conseguenze del dumping contrattuale per evidenziare i rischi della concorrenza sleale messa in atto dal fenomeno attraverso il peggioramento delle condizioni dei lavoratori che mettono a rischio la reputazione del settore. L’intento della seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi, realizzato da Fipe-Confcommercio in collaborazione con Adapt e con il sostegno dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo è quello di informare ma anche di offrire uno strumento utile al contrasto del fenomeno stesso.
La necessità di nuova edizione del volume - che segue la prima, pubblicata nel 2022 - risponde all’espansione del dumping contrattuale nel settore dei pubblici esercizi: una crescita che si misura non solo in termini di numerosità dei Ccnl non rappresentativi che riguardano il settore, 41 in totale, ma anche per il numero in termini assoluti di lavoratori a cui si applicano contratti nazionali di lavoro che anche la giurisprudenza ha recentemente definito come “pirata”.
Il Ccnl sottoscritto dalla Federazione rimane ampiamente il contratto più applicato nel settore (oltre il 92%) e ogni forma di concorrenza in dumping sulle regole che disciplinano il rapporto di lavoro rappresenta un grave pericolo per la reputazione del settore stesso. Per questo motivo, il volume di Fipe, che da sempre mette in campo il proprio impegno sul territorio per applicare in maniera corretta il Ccnl sottoscritto dalla Federazione, vuole sensibilizzare imprenditori e lavoratori alle dinamiche critiche del fenomeno.
Il Manuale riporta un’indagine che, attraverso una simulazione su dieci figure professionali, evidenzia gli evidenti divari retributivi e normativi derivanti dall’applicazione di alcuni “contratti pirata”. Una simulazione certamente utile - soprattutto per gli addetti ai lavori - per contribuire alla messa a punto di un metodo di analisi capace non solo di riconoscere e analizzare il fenomeno ma anche di debellarlo, attraverso la leale e costante collaborazione tra corpi intermedi ed istituzioni.
“Il dumping contrattuale è uno dei mali dei nostri sistemi economici, si vede poco ma c’è e va contrastato. Applicare contratti pirata, non sottoscritti dai sindacati maggiormente rappresentativi, riduce i salari e le tutele a favore dei lavoratori, un illecito da debellare. Nel settore della ristorazione abbiamo decine di contratti pirata ma per fortuna il nostro di Fipe-Confcommercio è applicato da oltre il 92% delle impresse a vantaggio di altrettanti lavoratori: un contratto da rendere ancora più pervasivo per garantire le corrette condizioni di lavoro per tutte le parti”, dichiara Riccardo Orlandi, presidente Aigrim-Fipe e vicepresidente Fipe.
EFA News - European Food Agency