Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

PlanEat vara aumento di capitale da 2,7 mln euro

Startup contro spreco alimentare prevede di raggiungere un giro d’affari di circa 7 mln euro nel 2025

PlanEat, la startup nata a fine 2020 per rivoluzionare la spesa e combattere lo spreco alimentare attraverso kit porzionati, lavati e dosati per cucinare piatti di qualità a prezzi accessibili, ha varato un nuovo aumento di capitale per un totale di 2,7 milioni di euro.

Le nuove risorse, immesse nel capitale della società dai soci esistenti – StarTip, Mercurio Holding, HB4 e founder – e dalla Sgr specializzata nell’impact investing, Sefea Impact, serviranno all’azienda - fondata da Nicola Lamberti, già fondatore di Trovaprezzi (poi ceduta a Mutuionline) - per imprimere una accelerazione alle tre linee di sviluppo della società: l’offerta di piatti pronti ai lavoratori in azienda e dei kit alimentari per la preparazione dei pasti a casa oltre che ad un significativo sviluppo della piattaforma tecnologica. 
Il programma dei prossimi mesi prevede infatti il setting e la vendita di modello e piattaforma fuori su tutto il territorio nazionale oltre che la declinazione del software in ambiti di applicazione diversi: in pipeline un sistema di “mensa diffusa” che consenta il collegamento tra ristoranti e dipendenti delle aziende limitrofe, sempre nell’ottica della programmazione e del controllo dello spreco alimentare.

Cresciuta nell’ultimo anno ad un ritmo del +50% rispetto all’anno precedente, Planeat ha chiuso il 2024 a circa 4,2 milioni di euro di fatturato e prevede di raggiungere un giro d’affari di circa 7 milioni alla fine di questo anno. A livello globale, uno dei mercati in cui Planeat opera – quello dei meal kit – ha raggiunto una dimensione di circa 18 miliardi di dollari con un Cagr previsto del 12,4% dal 2025 al 2034.

Sul fronte del fenomeno dello spreco alimentare, l’Osservatorio Waste Watcher ha invece registrato, a settembre dello scorso anno, che nel nostro paese ogni persona spreca circa 700 grammi di cibo alla settimana: in peggioramento rispetto ai quasi 500 grammi pro capite dello scorso anno. Dall’inizio della sua attività, PlanEat ha salvato circa 82 tonnellate di cibo dalla spazzatura, evitato la produzione di circa 210 tonnellate di CO2 e risparmiato circa 50 milioni di litri di produzione di acqua.

“Quando abbiamo dato vita a PlanEat l’obiettivo era evitare lo spreco alimentare", spiega Nicola Lamberti, amministratore delegato di PlanEat. "Partendo da un presupposto nuovo: offrire un pasto di qualità nelle giuste dimensioni e lavorando sulla prevenzione dell'esubero della quantità di cibo acquistata; il 62% del cibo sprecato  avviene dentro le pareti di casa ed è irrecuperabile. Il nostro Dna parte da tecnologia e dall’informatica: ed è infatti questa piattaforma che ci ha consentito di ingegnerizzare il processo che garantisce i risultati di risparmio di spreco di cibo raggiunto finora. La sfida ora è scalare il modello della pianificazione oltre le aree che serviamo fisicamente e replicarlo in tutti gli ambiti possibili dagli aerei ai treni, dagli ospedali ai porti ai campeggi: contribuendo a creare una cultura della programmazione dei pasti che è tra gli elementi principali per salvare il cibo. Con una mensa scolastica del territorio e una fiera la sperimentazione è già partita”.

Da parte sua, Mauro Zan di Sefea Impact Sgr, che entrerà nel CdA di PlanEat, aggiunge: “Abbiamo scelto di investire in Planeat perché rappresenta pienamente la visione del Fondo Sì: ridurre le disuguaglianze sociali, promuovere il lavoro dignitoso e contribuire alla transizione verso modelli di consumo e produzione responsabili.”
 
Nel parco clienti aziendali di PlanEat, nel corso dell’ultimo anno sono entrate aziende come Bending Spoons, Fondazione Milano Cortina, Vivienne Westwood. Ad aprile l’azienda ha avviato, in provincia di Pavia, il progetto di mensa scolastica “su ordinazione”, MenSana: attraverso il progetto è stato introdotto anche ai più piccoli l’idea della programmazione come strumento di contrasto allo spreco alimentare. Stesso discorso per la storica manifestazione milanese, dedicata alla sostenibilità “Fa’ la Cosa Giusta” che si è tenuta a marzo.

lml - 51926

EFA News - European Food Agency
Simili