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Dazi Usa/9. Legacoop, Ue prosegua negoziati

Necessario anche favorire la rivitalizzazione del mercato interno e definire strategia di reindustrializzazione per l'agroalimentare

Anche Legacoop si schiera nel coro di quanti hanno commentato -come, tra gli altri, Italmopa (leggi notizia EFA News) e Federalimentare (leggi notizia EFA News)- la nuova presa di posizione del presidente Usa Donald Trump che ha annunciato dazi all'Ue al 30% (leggi notizia EFA News). 

“A fronte dell’ultimo annuncio del presidente degli Stati Uniti, difficile dire se definitivo -commenta con una punta di sarcasmo il presidente di Legacoop, Simone Gamberini- e che comunque continua a produrre un dannoso stato di incertezza sui mercati internazionali, di un’imposizione di dazi al 30% alle esportazioni del nostro continente, è indispensabile che le istituzioni dell’Unione europea proseguano il negoziato con sangue freddo e determinazione per giungere a un accordo che scongiuri una guerra commerciale con gli Usa. 

"Ma -prosegue Gamberini- accanto a questo è necessario che favoriscano una rivitalizzazione del mercato interno, eliminando le barriere doganali che ne limitano la crescita, e che definiscano una strategia di reindustrializzazione attraverso interventi da finanziare con debito comune”. 

“L’impegno a proseguire le trattative con gli Stati Uniti per arrivare a un accordo -aggiunge Gamberini- deve comunque essere accompagnato dall’attivazione, da subito, di concrete misure di sostegno alle imprese delle filiere e dei settori più colpiti dall’imposizione delle tariffe, a partire dall’agroalimentare e dall’automotive. Occorre, inoltre, perseguire con maggiore forza l’obiettivo di una diversificazione dei mercati internazionali di sbocco per l’export”.

“Non va inoltre dimenticato -sottolinea il presidente di Legacoop- che agli effetti dei dazi Usa sull’export dell’Eurozona si sommano quelli della svalutazione del dollaro sull’euro, che potrebbe estendersi anche ad altre valute che seguono la divisa statunitense, allargando l’effetto negativo per il nostro export anche ad altri mercati”.

Da una rilevazione effettuata in questi giorni su un campione rappresentativo della platea delle cooperative aderenti a Legacoop, emerge che il 30% si dichiara preoccupato per un potenziale incremento dei dazi sulle esportazioni verso il mercato statunitense, con punte del 45% per le cooperative del Centro Italia e del 57% per quelle del settore agroalimentare. Inoltre, il 19% del campione vede il maggiore impatto dei dazi sull’acquisto delle materie prime. 

Per quanto riguarda le strategie per mitigare il possibile impatto dei dazi, solo il 3% delle aziende sta già pensando di adottare misure specifiche, come il cambio fornitori, la delocalizzazione o la diversificazione dei mercati. Un’ampia quota, pari al 39%, dichiara di “non sapere ancora” se adotterà tali strategie, mentre la maggioranza, il 58%, non sta pianificando alcuna azione. Insomma, la preoccupazione non si è ancora tradotta in una diffusa pianificazione di contromisure concrete: occorrono, perciò, politiche di sistema all’altezza di questa urgenza.

“Uno scenario preoccupante -conclude Gamberini- che impone comune senso di responsabilità e unione di intenti da parte di tutti i paesi dell’Unione per giungere a un’intesa che scongiuri conseguenze pesanti per la crescita economica e per l’occupazione”.

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EFA News - European Food Agency
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