Dazi/9. Centromarca: si tradurranno in contrazione export del 7,7% nel largo consumo
Cino (DG): "Spazi di manovra ci sono, un nuovo accordo può essere raggiunto"

"Il dazio del 15% applicato dagli Stati Uniti si tradurrà in una contrazione delle esportazioni italiane dei beni di largo consumo pari a 767 milioni di euro con un impatto del -7,7% a valore. Il nostro export esce senza dubbio penalizzato dalla decisione della Casa Bianca e Centromarca continuerà ad intervenire in tutte le sedi, affinché la negoziazione prosegua". A dichiararlo è Vittorio Cino, direttore generale di Centromarca.
"L’importante lavoro diplomatico, a livello europeo e italiano, ha consentito di scongiurare l’applicazione dell’aliquota del 30%, che avrebbe avuto effetti devastanti sulle nostre industrie alimentari e non food, riducendo di 1 miliardo e 700 milioni di euro un export che vale di 9,9 miliardi di euro (stima Nomisma, 2024)", prosegue Cino, che aggiunge: "Spazi di manovra ci sono e crediamo che un nuovo accordo possa essere raggiunto".
Centromarca, inoltre, ritiene che in questa fase storica, come ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, "sia opportuna anche una riflessione interna all’Unione Europea per snellire l’iperburocrazia, i suoi costi ed intervenire su norme e adempimenti che frenano la competitività delle imprese".
EFA News - European Food Agency