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Peraboni (Ieg): "Sigep e Beer&Food Attraction? Una qualità impareggiabile"

Intervista esclusiva. Sistema fieristico cresce a due cifre grazie alle sinergie e all'internazionalizzazione

E' davvero un momento d'oro per le fiere italiane: il food è un formidabile elemento trainante ma non è certo l'unico. Le esposizioni affidate alla regia dell'Italian Exhibition Group (Ieg) crescono sotto ogni profilo e i margini di miglioramento sono ancora molto ampi. Lo conferma in questa intervista a EFA News, Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, che, per l'occasione, sottolinea la straordinaria dimensione internazionale del ricco comparto espositivo tricolore.

Dottor Peraboni, quali sono le sinergie per il Made in Italy che hanno funzionato di più?

Mi appello alla definizione condivisa: la sinergia consente di ottenere un risultato superiore alla somma del lavoro svolto dai singoli. In particolare, nel segmento del food che più compete alle nostre fiere, mi riferisco a Sigep e a Beer & Food Attraction, possiamo contare su una qualità impareggiabile e su mercati accoglienti, con una demografia marcata da imprese di medie dimensioni. Quindi, per darvi solidità serve completare l’opera con una regia efficace, nella piena consapevolezza che si tratti di un volano potentissimo che avvantaggia il Paese a patto, appunto, di lavorare in sinergia. Ice Agenzia svolge un ruolo fondamentale, efficace, produttivo, anche al fianco degli operatori e dei poli fieristici. Per quanto riguarda Ieg, abbiamo costruito una rete nel mondo, trovando interlocutori di alto profilo. Per il dolciario artigianale poi, mi permetto di dire che con Sigep siamo un case history di scuola da almeno vent’anni, con risultati misurabili a livello globale. E lo stesso vale per il settore orafo-gioielliero che in particolare negli ultimi due anni ha conosciuto uno slancio decisivo con Vicenzaoro e con le sue diverse declinazioni di marchio, in Italia e nel mondo grazia ad azioni globali di promozione e sostegno alla commercializzazione.

Può fornirci qualche percentuale complessiva sulla crescita della partecipazione dall'estero (visitatori e buyer) alle vostre fiere?

Mediamente cresciamo a doppia cifra ad ogni evento ed è la risposta migliore che possiamo dare ai nostri clienti e visitatori. Stiamo raccogliendo i frutti di una strategia lungimirante: dapprima la scelta dei veicoli più potenti, ossia le nostre manifestazioni leader, come ambasciatori nei mercati più ricettivi. La definimmo strategia 4x4: quattro settori da diffondere in 4 aree strategiche per il loro sviluppo. È seguito il piano ‘Community Catalyst’, ossia divenire punto di un presidio costante nel corso dell’anno per i diversi settori. Stiamo vivendo in questi mesi anche una stagione importante sul fronte delle acquisizioni all’estero, insieme al debutto di nuove manifestazioni. Vale per noi come per tutti i poli fieristici nazionali: la sfida quotidiana è dare forza all’internazionalizzazione delle nostre imprese, diversificando le strategie.

Su quali mercati emergenti punterete di più a cavallo tra 2025 e 2026?

Vogliamo migliorare la nostra attuale performance, che ci vede produrre il 15% del nostro fatturato in dieci Paesi diversi e con acquisizioni e nuovi prodotti fieristici. Siamo stati il primo operatore italiano a sbarcare in Arabia Saudita. Abbiamo indicato nell’India una nuova possibile prospettiva di attività, consapevoli sia delle difficoltà oggettive di quel mercato sia delle nostre capacità. Partiremo con una acquisizione e con un prodotto già in portafoglio e completamente affidabile.

C'è un settore che va per la maggiore?

Non avremmo i risultati economici che abbiamo diffuso di recente se la nostra attività non avesse una trazione integrale. L’ultima trimestrale registra un progresso del 16% rispetto al 2024 e prevediamo di arrivare intorno ai 255 milioni di ricavi a fine anno. L’ulteriore push atteso nei prossimi anni arriverà dall’esito degli investimenti strutturali in corso al quartiere di Vicenza e ormai prossimi al quartiere di Rimini, dove abbiamo appena realizzato due nuovi padiglioni per assecondare, in primis, la fortissima espansione di Ecomondo e quella del Sigep. Solo in questo modo sarà possibile essere protagonisti nell’arena competitiva mondiale che cresce continuamente per volumi d’affari, come certificato dal Barometro Globale Ufi.

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EFA News - European Food Agency
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