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Commodites: quotazioni uova nuovamente in rialzo (+2%) nell'UE

Produzione latte rallenta crescita, anche a causa di politiche ambientali sempre più rigorose

Nell'Unione Europea, in un contesto di offerta ancora rallentata dagli strascichi dell’influenza aviaria, la ripartenza della domanda torna a fornire supporto ai prezzi, più che compensando gli effetti di prezzi dei mangimi in calo e ai minimi da ottobre 2020. Come sottolineato da Areté, con l’avvicinarsi del periodo di picco stagionale della domanda (tra settembre e dicembre), molti operatori che avevano posticipato gli acquisti (in attesa di maggiore chiarezza sull’offerta e sull’andamento dei prezzi) sono infatti tornati attivamente sul mercato. In Italia, le uova M gabbia quotate dalla Cun, dopo aver registrato un calo di prezzo del 13% tra aprile e luglio, sono tornate a registrare aumenti con un +2% nell’ultima rilevazione di prezzo. A livello medio il prezzo di luglio risulta del 40% superiore rispetto a luglio 2024.

Nello “Short-term outlook” pubblicato a luglio, la Commissione Europea proietta una produzione latte UE 2025 a 155,8 Mio t. Si tratterebbe di un +0,1% rispetto al 2024, un tasso di crescita inferiore al tasso di crescita medio degli ultimi cinque anni (+0,5%) e soprattutto dei dieci anni pre-2020 (+1,2%). Il rallentamento della crescita è innanzitutto strutturale; riconducibile a temi di sostenibilità e a politiche UE ambientali sempre più rigorose che comportano una graduale riduzione del numero di capi, sempre meno compensata dall’aumento delle rese.

Tuttavia, a impattare negativamente le produzioni, in un contesto di costi produttivi ancora elevati rispetto al pre-2020, sono anche fattori congiunturali come eventi meteo sfavorevoli nelle principali aree produttive e la diffusione in diversi allevamenti UE di epidemie come bluetongue, afta epizootica e dermatite nodulare, malattie infettive che riducono drasticamente le rese latte comportando anche abbattimenti e zone di sorveglianza con limitazione degli scambi.

Nella prima metà dell’anno le consegne latte risultano addirittura inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024, tra gennaio a maggio 2025 si registra infatti un -0,1% con battute di arresto importanti in aree chiave di produzione ed esportazione di trasformati come Germania (-2,7%), Francia (-1%) e Olanda (-1,9%) solo in minima parte compensate dagli aumenti in Polonia (+0,8%), Italia (+0,1%) e Irlanda (+7,6%).Le anticipazioni Areté, in controtendenza rispetto al dato dello Short-term outlook, proiettano così un calo produttivo di latte UE per il 2025 dello 0,7%.

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EFA News - European Food Agency
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