Dazi/5. Non c'è pace per le Borse
Wall Street ha aperto male (-1,7%) e li listini europei chiudono peggio: Milano tra le peggiori (-2,3%)

Non c'è pace per le Borse. Wall Street oggi ha aperto in forte calo dopo la raffica di dazi imposti da Donald Trump e la frenata nel mercato del lavoro Usa. Il Dow Jones lascia sul terreno l'1,19%, il Nasdaq cede l'1,34% e lo S&P 500 scende dell'1,08%. Non va bene nemmeno al di qua dell'Atlantico: sui listini europei, infatti, che hanno aperto in calo, prosegue l'ondata di vendite tanto che i listini del Vecchio Continente toccano i minimi di seduta dopo l'apertura in rosso di Wall Street e i dati sul lavoro americano inferiori alle attese.
Il Ftse Mib di Milano ha chiuso in calo del 2,3% e tornando di un pelo intorno alla soglia psicologica dei 40 mila punti: ribassi simili per il Dax di Francoforte (-2,4%), mentre fa peggio il Cac di Parigi (-2,8%). In rosso anche l'Ibex di Madrid (-1,7%), l'Aex di Amsterdam (-1,8%) mentre il Ftse 100 di Londra, ancora cauto, ha perso un più contenuto 0,7%.
Da tenere d'occhio anche l'euro che scende sotto la soglia di 1,14 sul dollaro con gli investitori preoccupati delle ricadute dei dazi annunciati da Trump. La moneta unica passa di mano a 1,1393 su biglietto verde sui minimi da inizio giugno.
Intanto proseguono le reazioni ai dazi imposti da Trump. La Svizzera, per esempio, penalizzata dal presidente Usa con tariffe al 39% sulle importazioni in arrivo dalla confederazione, parla di "profondo rammarico" per una decisione giudicata "significativamente diversa" dall'intesa che si stava negoziando con Washington. Il nuovo dazio colloca la Svizzera tra i Paesi più penalizzati al mondo insieme a Siria, Myanmar, Laos e Brasile, superando persino il 31% imposto inizialmente lo scorso aprile.
Il governo svizzero commenta: "non è chiaro cosa vogliano da noi gli Usa", parlando apertamente di uno "stato di shock". Il franco svizzero è sceso dello 0,4% contro il dollaro, attestandosi a 0,816 franchi per dollaro, diventando una delle valute G10 peggiori della giornata. Nonostante ciò, la moneta resta oltre l'8% più forte rispetto ai livelli precedenti all'annuncio di aprile.
EFA News - European Food Agency