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Mercosur/4. Per Confindustria accordo "fondamentale"

Il presidente Orsini: un mercato da 700 milioni di persone

"Ci risulta che forse, spero e mi auguro nella giornata odierna si apra definitivamente il capitolo Mercosur, quindi io credo che sia per noi fondamentale". Lo ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, all’Assemblea pubblica di Confindustria Emilia a Bologna. "Un mercato da 700 milioni di persone -aggiunge Orsini riferendosi al Mercosur- che, pur non sostituendo gli Stati Uniti, rappresenta una grande opportunità: l’unico modo per farlo è avere degli accordi e speriamo che questi vengano fatti velocissimamente".

Orsini, ha messo al centro del suo intervento i grandi nodi economici che attendono l’Italia e l’Europa. L’attrazione degli investimenti, il caro energia, le politiche industriali e l’apertura di nuovi mercati internazionali sono stati i temi principali. 

"Dobbiamo saper attrarre gli investimenti -ha detto il presidente degli industriali-. Europa e Bce devono per forza mettere al centro la politica di attrazione, facendo degli Eurobond, dove mettere al centro dell’agenda quello che serve per far crescere l’Europa". Tuttavia, ha aggiunto, "per far questo serve un’Europa che sa dove vuole andare. Io ho il dubbio che in questo momento l’Europa non abbia le idee chiare".

Cruciale, secondo Orsini, è la questione energetica. "Il costo dell’energia in questo paese è insostenibile -dice il presidente di Confindustria-, quando lo paghiamo quattro o cinque volte in più verso gli Stati Uniti, in Italia lo paghiamo il 30-60% in più di alcuni paesi europei". Un peso che ricade in particolare sulle aziende energivore: "è ovvio che se il costo del gas tre volte più alto diventa un problema". Da qui l’appello a fare presto: "abbiamo proposto il disaccoppiamento che finalmente è entrato nel vocabolario del governo: ci fa piacere, ma si faccia presto".

L’urgenza è legata anche alla stagionalità: "abbiamo bisogno di fare presto perché l’inverno sta arrivando e quando arriva l’inverno purtroppo il costo del gas aumenta. Noi sappiamo benissimo che il costo dell’energia è legato per 2,5 volte al costo del gas". 

Sul piano fiscale e degli incentivi, il presidente di Confindustria ha lanciato l’allarme:. "Industria 4.0 sta finendo, Industria 5.0 sta finendo, Zes unica e anche il credito d’imposta su ricerca e sviluppo stanno finendo", sottolinea Orsini. Per questo, gli industriali chiedono al governo "misure per 8 miliardi per sostenere l’impresa", sottolineando che queste risorse non sarebbero un costo netto per lo Stato. "Parte degli investimenti -conclude Orsini- ritornano con l’Iva e soprattutto col gettito che generano queste imprese e soprattutto con le assunzioni".

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