Birra: più vicina abrogazione vincoli produttivi obsoleti
In Comagri Senato presentato emendamento di Luca De Carlo, su impulso di Uniobirrai

Adeguare il quadro normativo nazionale alla realtà moderna del settore brassicolo. È questo l’obiettivo dell’emendamento al Ddl Imprese presentato dal senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Industria e Agricoltura del Senato. Il testo propone la modifica dell’articolo 7 della legge 16 agosto 1962, n. 1354 e, soprattutto, l’abrogazione definitiva del Dpr 1498/1970, accogliendo le istanze che porta avanti da anni Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti italiani.
L’emendamento, attualmente all'esame del Senato, stabilisce che: “L’anidride carbonica nella birra deve avere un contenuto non inferiore a gr 0,2 per ml 100 e un contenuto non superiore a gr 1 per ml 100. Il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1970, n. 1498 è abrogato”.
Una modifica chiara e risolutiva, che risponde pienamente alle richieste avanzate da Unionbirrai per rimuovere limiti anacronistici imposti da una norma concepita oltre 50 anni fa, e ormai superata dalle pratiche e dagli standard produttivi odierni. Il Dpr 1498/1970 introduceva infatti parametri rigidi su acidità, anidride carbonica, limpidità, tenore alcolico e ceneri, del tutto incompatibili con gli stili brassicoli moderni, con le lavorazioni artigianali e con la normativa europea in materia di sicurezza alimentare.
“Siamo molto soddisfatti", dichiara Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai, "per la presentazione di un emendamento che recepisce finalmente le nostre proposte in modo chiaro e netto. Da troppo tempo chiediamo di superare un decreto vetusto, che penalizza in particolare i piccoli birrifici italiani e favorisce i produttori esteri non soggetti alle stesse limitazioni. È una norma che frena innovazione, qualità e libertà produttiva: tutte caratteristiche che rendono unica la birra artigianale italiana.”
Nel corso delle interlocuzioni informali con i dicasteri competenti, Unionbirrai aveva già raccolto pareri favorevoli alla revisione del Dpr che riconoscevano l’obsolescenza e l’incompatibilità della norma con la legislazione europea, in particolare con il Regolamento CE 852/2004, che fonda la sicurezza alimentare sul sistema Haccp, demandando ai produttori la responsabilità di valutare e controllare i propri processi.
“Ora è il momento di unire le forze", prosegue Ferraris. "Rivolgiamo un appello a tutte le associazioni del settore brassicolo, ai birrifici, agli operatori della filiera, alle reti d’impresa: sosteniamo insieme questo emendamento. Non è solo una battaglia normativa, ma un atto di giustizia per centinaia di produttori che con passione portano avanti un’eccellenza italiana. È l’occasione per costruire un comparto più competitivo, innovativo e libero”.
Unionbirrai, rinnovando il proprio ringraziamento al senatore De Carlo per l’impegno e la sensibilità dimostrata, continuerà a seguire con attenzione i lavori parlamentari sul Ddl Imprese e auspica che l’emendamento possa essere sostenuto e approvato in tempi rapidi, rimuovendo finalmente un ostacolo normativo che non ha più ragione di esistere.
“Uniti, possiamo cambiare davvero le regole del gioco", conclude Ferraris. "Per una birra artigianale italiana sempre più libera, moderna e competitiva.”
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