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Valdobbiadene: scontro sul caporalato nei vigneti

Consigliere regionale denuncia: "Aziende vitivinicole non aderiscono a check-list per legalità"

Replica dell'assessore all'Agricoltura: "Polemica sterile che offende il settore e danneggia l’immagine del nostro territorio”.

“Stamane un gruppo di esagitati è entrato nei vigneti di Santo Stefano di Valdobbiadene, inveendo contro i viticoltori ed urlando frasi sconnesse su presunti diritti dei lavoratori". A denunciare l'episodio è stato l'assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner, dopo aver appreso da alcuni viticoltori della presenza, nella mattinata di oggi, di "alcuni soggetti che, penetrati nei loro terreni, hanno accusato gli imprenditori di caporalato e di varie altre irregolarità".

L'assessore Caner ne ha attribuito la responsabilità indiretta alle dichiarazioni del consigliere regionale d'opposizione Andrea Zanoni (Avs), che, nei giorni scorsi denunciava: "È sconcertante e inaccettabile che nemmeno una delle migliaia di aziende vitivinicole trevigiane abbia aderito alla 'check-list' volontaria per la legalità contro il caporalato. Questa iniziativa su base volontaria", ha lamentato Zanoni, "promossa dalla Prefettura e da sindacati e associazioni datoriali, è fallita miseramente. Evidentemente, molte aziende preferiscono l'opacità per non rinunciare allo sfruttamento".

Secondo l'assessore all'Agricoltura, "Zanoni, che più che della campagna tout court si interessa evidentemente della campagna elettorale, la sua, fomentando atti che rischiano di diventare pericolosi”. Secondo Caner, "quando un rappresentante delle istituzioni sostiene che ‘molte aziende preferiscono l'opacità per non rinunciare allo sfruttamento’, attacca un intero settore, eccellenza riconosciuta a livello internazionale e garanzia di lavoro per tante famiglie, con dichiarazioni che non hanno alcun fondamento. Ma è evidente", aggiunge l'assessore, "che a Zanoni interessa più la polemica politica che la tutela dei lavoratori. I viticoltori veneti non meritano di essere continuamente dipinti come irregolari: chi generalizza in questo modo offende un intero settore e danneggia l’immagine del nostro territorio”.

“Nel ricordare a Zanoni i recenti articoli di stampa, che ben descrivevano le file dei giovani vendemmiatori per mettersi in regola con le visite mediche tanto da costringere la Ulss ad aprire gli ambulatori anche la domenica, aggiungo che l’unico sistema per far emergere l’irregolarità è abbattere la burocrazia e reinserire i voucher in agricoltura. Se un imprenditore spende più in pratiche che in stipendi, probabilmente il problema non è il caporalato o la Legge Bossi Fini come sostiene Zanoni, bensì l’eccesso di burocrazia, ed è su quella che dobbiamo lavorare”, conclude Caner.

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EFA News - European Food Agency
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