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Logistica, terapia d'urto per i Tir

Trasportounito chiede una "riforma strutturale" per il sistema della movimentazione delle merci

Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha introdotto misure significative a sostegno del settore dell'autotrasporto con l'approvazione in Consiglio dei ministri del Decreto-Legge Infrastrutture e in Parlamento con la conversione in Legge (Legge di conversione n. 105 del 18 Luglio 2025 del Decreto Legge 21 maggio 2025, n. 73). Ciò è avvenuto dopo un intenso confronto con la categoria degli Autotrasportatori, mirando a garantire maggiore equità e tempi di attesa certi.

Una misura importante e essenziale, ha affermato Giuseppe Tagnochetti, Coordinatore di Trasportounito, in apertura del convegno dal titolo "Attese e ritardi per l’autotrasporto. La logistica finisce sotto scacco”, organizzato dalla sigla sindacale dell’autotrasporto. 

Il convegno di oggi si è prefisso due obiettivi: nell’immediato, l’applicazione concreta degli indennizzi, perché "il tempo perso e la perdita di produttività generata da attese e ritardi ha un valore economico che l’Autotrasporto deve incassare per stare sul mercato in modo regolare, pena il fallimento". 

Secondo obiettivo, di più largo respiro: trovare soluzioni che consentano strutturalmente di intervenire sul sistema logistico, specie quello di connessione con i porti, individuando formule in grado di rendere scorrevoli i collegamenti, evitare ingorghi e code, abbassare il numero degli incidenti e rendere l’intero sistema efficiente e competitivo.

Secondo Tagnochetti è "il momento di applicare modalità nuove di movimentazione delle merci e dei container": in primis, coinvolgendo industria e centri logistici in un grande piano di differenziazione degli orari di 'presa in carico', con l’obiettivo di evitare l’attuale flusso di mezzi pesanti che impatta sulla rete autostradale e stradale in un’unica fascia oraria.

“Oggi -ricorda Tagnochetti- viaggia su gomma oltre l’80% delle merci che attraversano il sistema logistico italiano. L’intervento legislativo ha tamponato l’emergenza economica che rischiava anche di spazzare via gran parte delle imprese di autotrasporto". 

"Ora -aggiunge Tagnochetti- è decisivo il riconoscimento della centralità dell’autotrasporto nel sistema logistico, così come la necessità di attuare misure che consentano, in una situazione di crisi permanente della rete autostradale, di fluidificare il traffico. Questo, certo, provocherà una rivoluzione in abitudini consolidate del sistema, promuovendo una diversificazione nelle partenze della merce e negli orari dei mezzi da e per i porti, garantendo un'apertura h24 dei terminal e dei varchi portuali. Non solo: una 'rivoluzione' di questo tipo, porterà a misure corrispondenti nei centri dove le merci e i container vengono concentrati o nei centri merce delle industrie”.

“Siamo consci -conclude Coordinatore di Trasportounito- che ciò provocherà cambiamenti nell’impiego del personale ed extra costi a carico di tutti gli operatori della logistica, ma alla lunga i vantaggi saranno tali da abbattere questi costi e ripristinare un corretto funzionamento del mercato logistico”.

Risponde la Regione Liguria per bocca del presidente Marco Bucci presente al convegno di Trasportounito a Palazzo San Giorgio. "Siamo vicini al mondo dell’autotrasporto -dice Bucci- e sappiamo quanto sia urgente ridurre i tempi di accesso al porto. La soluzione è la completa digitalizzazione dei flussi, che consentirà di gestire tutti i movimenti dell’area metropolitana di Genova, porto compreso, con orari di ingresso precisi e senza code. Il sistema permetterà anche di creare aree buffer, spazi di sosta temporanei per regolare l’accesso al porto nei momenti di picco. I varchi con telecamere e sistemi di controllo sono già in fase di allestimento: servirà ancora un anno per completare il progetto”.

“Serve anche una soluzione definitiva per i parcheggi notturni e nei weekend per i camion, vicino al porto -aggiunge Bucci-. Le aree ex Ilva sono opzioni possibili, in attesa dei progetti finali. C’è anche l’area dell’ingresso del porto dove sono in corso i lavori della sopraelevata portuale: il concetto non cambia, è sempre un domino. Le aree ci sono, bisogna concludere i lavori, dopo di che si potrà pensare a piazzare l’area parcheggio definitiva per i camion”.

Il presidente ha, infine, sottolineato la necessità di ridurre gli incidenti e le avarie in autostrada. “Troppi sinistri e avarie aggravano la viabilità -prosegue Bucci-. Stiamo valutando lavori su una sola carreggiata, chiudendola, e facendo scorrere tutto il traffico sull’altra, evitando così i cambi di careggiata che determinano anche gli incidenti. Il tema è multi-vettoriale, ed è quindi necessario un confronto con tutte le parti per poter arrivare a una soluzione che ci consenta di arrivare all’obiettivo di avere la Liguria come prima regione in Italia e nel Mediterraneo per la Blue Economy e per la logistica”.



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