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CLARA MOSCHINI

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Nocciole, allarme di Confagricoltura

La produzione nazionale è in forte contrazione: riduzione stimata di circa il 50% rispetto al potenziale produttivo

Confagricoltura esprime grande preoccupazione per la campagna corilicola 2025, che registra un decremento della produzione fino al 70% in alcuni territori. Di questa gravissima crisi la Confederazione ha informato il Governo, nella persona del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, chiedendo interventi urgenti, sia nel breve che nel lungo periodo, a tutela delle imprese agricole.

La produzione nazionale di nocciole è in forte contrazione, con una riduzione stimata di circa il 50% rispetto al potenziale produttivo. In alcune delle aree maggiormente vocate, come Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia, si registrano perdite fino al 70%, e in alcuni casi non si raccoglierà affatto.

A rendere ancora più allarmante il quadro è il fatto che, dal 2015 ad oggi, le superfici coltivate a nocciole sono aumentate di oltre il 30%, a fronte di una produzione che già da diversi anni risulta in calo.

“Il comparto corilicolo è in estrema difficoltà –dichiara Dario Di Vincenzo, presidente della Federazione nazionale di prodotto frutta in guscio di Confagricoltura- e necessita di misure immediate per garantire un futuro alle aziende. È indispensabile prevedere ristori urgenti per far fronte alle perdite di quest’anno, ma anche interventi strutturali per tutelare la redditività, la competitività e la tenuta produttiva di un settore strategico per molti territori.”

Confagricoltura sottolinea come la filiera corilicola italiana, seconda per produzione al mondo, rappresenti non solo un’importante realtà economica, ma anche un elemento fondamentale sotto il profilo paesaggistico, ambientale, occupazionale e sociale.

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EFA News - European Food Agency
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