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Copa Cogeca in allarme per l'accordo Ue-Marocco

Le modifiche su tariffe ed etichette a prodotti agroalimentari marocchini potrebbero danneggiare gli agricoltori europei

Il Copa Cogeca ha emesso un comunicato relativo alla riunione di oggi, al Coreper, con gli Stati membri a discutere e prendere una una decisione in merito alla proposta della Commissione di modificare l'accordo commerciale dell'UE con il Marocco, a seguito della sentenza della Corte di giustizia dell'ottobre 2024. L'esito della riunione, ancora incerto, sarà comunque, secondo Copa Cogeca, un punto importante nel rapporto tra le due entità.

La Corte, spiega l'organizzazione europea degli agricoltori, ha ritenuto che l'accordo violasse il principio di autodeterminazione della popolazione del Sahara occidentale, che non ha mai concluso alcun accordo commerciale con l'UE. 

L'emendamento proposto, attraverso un adeguamento giuridico, estenderebbe le tariffe preferenziali concesse al Marocco ai prodotti provenienti dal Sahara occidentale: mentre tali prodotti sarebbero tenuti a indicare il Sahara occidentale come luogo di origine, i certificati di conformità continuerebbero a essere rilasciati dal Marocco. Le organizzazioni agricole europee avvertono che ciò costituisce un pericoloso precedente, mina l'equità del mercato e mette in discussione il rispetto dell'UE per le decisioni internazionali.

Una delle principali preoccupazioni, sottolinea il Copa Cogeca nella nota ufficiale, risiede nel meccanismo di etichettatura proposto, che creerebbe un nuovo codice o denominazione per i prodotti saharawi, presentandoli di fatto come marocchini. "Ciò ingannerebbe i consumatori e creerebbe una concorrenza sleale per i produttori europei". 

"Gli agricoltori dell'UE -prosegue la nota- sono già fortemente colpiti dalle tariffe preferenziali concesse ai prodotti marocchini; soprattutto per prodotti come i pomodori e altri tipi di frutta e verdura, con questo accordo sarebbero costretti ad accettare un accesso preferenziale anche per prodotti che non sono nemmeno originari del Marocco, senza che vi sia alcun negoziato".

"Per questi motivi -conclude la nota-, chiediamo alle istituzioni europee di riconsiderare l'accordo nella sua forma attuale. Il settore agricolo europeo chiede piena trasparenza nell'etichettatura dei prodotti e insiste sul fatto che la politica commerciale dell'UE deve rimanere coerente con i principi del diritto internazionale".


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EFA News - European Food Agency
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