Caporalato, controlli a tappeto in Toscana e Umbria
A Siena e Grosseto controllati 71 lavoratori, a Perugia 65 ispezioni

Anche se l'estate è ormai alle spalle continua senza sosta l'attività ispettiva delle forze dell'ordine e degli ispettorati preposti a scovare e reprimere reati come il caporalato. In quest'ottica si inserisce l'attività degli ispettorati del lavoro di Grosseto e Siena avviata nella seconda metà di settembre.
Come riporta il comunicato ufficiale, "nella seconda quindicina di settembre, gli ispettori dell’ITL di Siena e dell’ITL di Grosseto hanno condotto congiuntamente una campagna ispettiva straordinaria nel settore vitivinicolo, in occasione della vendemmia 2025".
"Alle attività -prosegue la nota- hanno fornito il proprio supporto i mediatori culturali dell’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni), la cui presenza si è rivelata preziosa per garantire una piena comprensione linguistica da parte dei braccianti, in gran parte stranieri".
"I controlli -aggiunge il comunicato- hanno interessato, complessivamente, 15 aziende e 71 lavoratori, con verifiche finalizzate sia alla regolarità dei rapporti di lavoro sia al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza".
Due i provvedimenti di sospensione adottati: uno per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, l’altro per lavoro nero.
"Sul fronte della salute e sicurezza, il riscontro dell’attività svolta -secondo la nota ufficiale- è stato particolarmente significativo: oltre alla sospensione nei confronti di un’azienda, dovuta alla mancata costituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione, sono state contestate 15 violazioni prevenzionistiche: le irregolarità hanno riguardato, tra l’altro, carenze nella valutazione dei rischi e nelle misure di prevenzione, omissioni nella formazione all’accesso al lavoro, nella sorveglianza sanitaria e nella consegna e corretta utilizzazione dei dispositivi di protezione individuale".
"Per quanto concerne la regolarità occupazionale -conclude il comunicato-, il provvedimento di sospensione è stato disposto nei confronti di un’azienda che impiegava 2 lavoratori irregolari e non assumibili, in quanto titolari di permessi di soggiorno non idonei alla prestazione lavorativa".
Spostandoci poco più a sud, ovvero in Umbria, l’ITL di Perugia rende noto il report della campagna di vigilanza speciale estiva che ha visto impegnato il personale nei mesi di luglio e agosto. In totale sono stati 65 gli accessi ispettivi che hanno riguardato attività dei settori ristorazione e turistico-alberghiero ubicate nella provincia di Perugia.
L’intensificazione dei controlli, spiega il comunicato, "è stata finalizzata, in particolare, al contrasto del lavoro nero e, in generale, di ogni forma di sfruttamento lavorativo, nonché alla verifica della corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro".
"Dai controlli svolti è emerso che in 17 attività è stato riscontrato l’impiego irregolare di personale, che ha comportato l’adozione di altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, e l’individuazione di 26 lavoratori in nero (tra i quali 2 minori) su 64 presenti, oltre all’adozione di prescrizioni penali per mancata sorveglianza sanitaria e formazione dei lavoratori".
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