È morto a 91 anni lo chef Aimo Moroni
Con la moglie Nadia è stato il patron del "Luogo" icona della Milano stellata

A pochi giorni dalla scomparsa di "re Giorgio" Armani, Milano perde un'altra stella, questa volta del ramo food e ristorazione. È morto a 91 anni Aimo Moroni: fondatore con la moglie Nadia del celebre ristorante "Luogo di Aimo e Nadia", in via Privata Raimondo Montecuccoli.. Moroni è deceduto in un ospedale milanese dove era stato ricoverato per un’infezione: a 91 anni, come dicevamo, le sue condizioni sono repentinamente peggiorate. “È stata una cosa improvvisa, nessuno di noi se lo aspettava”, spiega Alessandro Negrini, lo chef che con Fabio Pisani ha rilevato qualche anno fa la cucina del locale
Moroni è ormai riconosciuto universalmente come uno degli inventori della "Milano da mangiare", la capitale della gastronomia. Nato nel 1934 a Pescia, in provincia di Pistoia, Toscana, è approdato in riva ai Navigli negli anni '50 del secolo scorso trovando lavoro in un bar tabacchi. Qui conosce quella che diventerà sua moglie, Nadia Giuntoli, classe 1940, di Chiesina Uzzanese, nel Pistoiese, anche lei toscana dunque. Nel 1962 nasce la "Trattoria di Aimo e Nadia", un locale semplice di cucina toscana. Negli anni '70 esplorano nuove combinazioni di sapori e tradizioni gastronomiche di altre regioni: la trattoria diventa ristorante, anzi diventa un vero e proprio bastione di cultura gastronomica italiana.
La svolta arriva nei primissimi anni Ottanta: incentivati dalla cucina di Gualtiero Marchesi, Aimo e Nadia operano un restyling del ristorante che in breve diventa un must nella scena gastronomica meneghina e non solo. Nel 1981 arriva la prima stella Michelin e il Ristorante diventa "Il Luogo".
Intanto entra in azienda la figlia Stefania che si occuperà del marketing e le pubbliche relazioni. A grandi passi arriviamo nel nel nuovo millennio quando Aimo e Nadia capiscono che devono passare lo scettro: individuano i loro successori in due giovani chef, ossia il trentino Alessandro Negrini e il pugliese Fabio Pisani. Stefania, la figlia di Aimo e Nadia, da ceo del Gruppo dà continuità familiare al marchio quando nel 2012 Negrini e Pisani lo prendono in mano facendo crescere il gruppo che annovera anche la "Vóce di Aimo e Nadia" davanti al teatro alla Scala, e poi Aimo e Nadia BistRO in collaborazione con la gallerista e designer Rossana Orlandi.
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