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Pac: Europarlamento sconfessa Commissione UE

Domani al via negoziati. Richiesto aumento massimali per sostegno piccoli agricoltori

Il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione per i negoziati con i Paesi UE sulla semplificazione della Politica Agricola Comune (Pac) dell’UE. Nel testo approvato con 492 voti favorevoli, 111 contrari e 39 astensioni, i deputati chiedono maggiore flessibilità e sostegno per gli agricoltori nell’applicazione delle norme della Pac.

I deputati vogliono introdurre maggiore flessibilità nel modo in cui le aziende agricole devono rispettare le regole ambientali della Pac. Secondo il testo approvato, non solo le aziende certificate come interamente biologiche, ma anche quelle parzialmente certificate come tali, quelle situate in aree di conservazione speciale e quelle di dimensioni inferiori ai 50 ettari dovrebbero essere automaticamente considerate come conformi ad alcuni requisiti per mantenere i terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa).

Il Parlamento Europeo si oppone al nuovo tipo di pagamento diretto proposto dalla Commissione per gli agricoltori colpiti da calamità naturali, mentre sostiene la proposta di introdurre un nuovo pagamento di crisi attraverso il fondo per lo sviluppo rurale. Secondo gli eurodeputati, tale sostegno di crisi dovrebbe essere obbligatorio per gli Stati membri, e le epidemie di malattie animali dovrebbero essere aggiunte all’elenco degli eventi il cui impatto sugli agricoltori può giustificare tale sostegno finanziario.

Per consentire a un numero maggiore di agricoltori di ricevere sostegno in caso di perdita del reddito o di parte della produzione dovuta ad eventi al di fuori del loro controllo, gli europarlamentari propongono di abbassare la soglia per accedere ai fondi nazionali destinati a coprire i premi assicurativi, ad almeno il 15% della perdita della produzione o del reddito medio annuo, rispetto al 20% proposto dalla Commissione.

L'Europarlamento propone di aumentare i massimali per il sostegno ai piccoli agricoltori: un pagamento annuale fino a 5.000 euro (rispetto ai 2.500 proposti dalla Commissione) e un nuovo pagamento una tantum per lo sviluppo aziendale fino a 75.000 euro (anziché i 50.000 proposti).

I deputati vorrebbero, infine, che, dal 2026, le modifiche ai piani strategici nazionali basate sulle nuove regole di flessibilità possano avere effetti giuridici già prima della loro approvazione formale da parte della Commissione.

“Stiamo inviando un chiaro segnale a quasi nove milioni di agricoltori nell’UE: l’Europa ha ascoltato", ha dichiarato il relatore André Rodrigues (S&D). "Basta con il labirinto burocratico che devono affrontare: avranno regole più semplici, meno scartoffie e maggiore prevedibilità. I negoziati con il Consiglio devono iniziare senza indugio per ridurre gli oneri amministrativi, aumentare i fondi per i piccoli agricoltori e restituire tempo a chi lavora la terra, senza compromettere le nostre ambizioni ambientali. Dobbiamo raggiungere un accordo che funzioni nella pratica, elimini sanzioni sproporzionate e rispetti le specificità regionali, garantendo stabilità ai produttori europei”.

I negoziati con gli Stati membri inizieranno domani giovedì 9 ottobre, per consentire l’adozione definitiva delle nuove norme nella sessione plenaria di novembre 2025.

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EFA News - European Food Agency
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