La filiera del carrello della spesa si rivolge al Governo
Da Centromarca e IBC le proposte per sostenere competitività, innovazione e legalità

Si è svolto oggi a Roma a Palazzo Wedekind, il primo Forum nazionale del Largo Consumo, promosso da Centromarca - Associazione italiana dell’Industria di Marca - e IBC - Associazione Industrie Beni di Consumo, con il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’incontro è stato aperto da Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione; Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura; Renzo Sartori, vicepresidente di Assologistica e Vittorio Cino, direttore generale Centromarca e Ibc.
Per la prima volta, l’intera filiera del “carrello della spesa” (agricoltura, industria di trasformazione, distribuzione moderna, logistica) ha portato all’attenzione del Governo e del Parlamento proposte concrete e condivise, a costo zero per la finanza pubblica, per rafforzare la competitività del settore e garantire un beneficio diretto ai consumatori. Il settore del largo consumo rappresenta oltre 930 mila imprese, sviluppa un giro d’affari al consumo pari a 222 miliardi di euro, occupa 2,3 milioni di addetti e genera esportazioni per circa 81 miliardi di euro. Numeri che ne testimoniano la rilevanza strategica per l’economia italiana. Aprendo i lavori, il presidente di Centromarca, Francesco Mutti, ha sottolineato come il Forum rappresenti un importante momento di condivisione per l’intera filiera del largo consumo.
"Sottoponiamo al Governo proposte concrete, a costo zero, che mettono al centro la competitività delle aziende, la digitalizzazione dei processi e il presidio della legalità lungo tutta la catena del valore -sottolinea Mutti-. È la prima volta che si affronta il tema del carrello della spesa in modo strutturato, per analizzare le dinamiche che lo caratterizzano e individuare soluzioni utili a rafforzare la filiera». "Le nostre analisi nascono da un approccio pragmatico ai problemi che le aziende del largo consumo stanno affrontando quotidianamente -rimarca Flavio Ferretti, presidente di IBC-. Dal confronto con il Governo e con le rappresentanze di categoria sono emersi punti condivisi su cui costruire un percorso comune. Ora è il momento di tradurre le proposte in azioni, per dare alle imprese risposte rapide e strumenti efficaci per crescere».
Le proposte per la filiera
Il documento completo delle proposte di policy è stato illustrato in dettaglio nei giorni scorsi al Mimit nel corso di un incontro cui hanno preso parte numerose associazioni di categoria. Gli interventi si concentrano su tre ambiti:
Competitività. L’obiettivo è: favorire l’espansione dimensionale delle imprese e l’accesso a strumenti finanziari più efficaci, promuovendo aggregazioni e investimenti strategici. Le principali misure includono:
- supporto ai processi di merger & acquisition, con credito d’imposta sulle spese per l’acquisizione di partecipazioni estere e maggiore deducibilità degli interessi passivi sui finanziamenti dedicati;
- incentivi alla managerializzazione delle PMI, attraverso decontribuzione per i lavoratori in codatorialità e agevolazioni fiscali per la formazione del personale condiviso;
- promozione di partenariati e reti tra imprese, con sostegno finanziario dedicato, incentivi fiscali per investimenti congiunti in ricerca/innovazione e detassazione degli utili reinvestiti in attività coerenti con gli obiettivi comuni.
Innovazione. Molte aziende devono ancora completare la transizione digitale, e per supportarle è fondamentale rendere più accessibili gli strumenti e semplificare i processi burocratici. Tra gli interventi prioritari rientra la dematerializzazione dei documenti di trasporto attraverso l’EDI (Electronic Data Interchange), per semplificare i processi, migliorare tracciabilità e sicurezza dei dati e rendere più rapida la gestione delle merci.
Legalità. Centromarca e Ibc ribadiscono il loro impegno per un mercato più trasparente e sicuro, attraverso:
- contrasto alle pratiche commerciali sleali, partecipando ai lavori normativi europei e collaborando con le autorità per rafforzare la cooperazione tra Stati membri;
- lotta alla contraffazione nel largo consumo, attraverso la promozione di linee guida e buone pratiche, l’adozione di strumenti digitali e sistemi di tracciabilità, il rafforzamento del presidio nei canali digitali e nelle attività di sensibilizzazione del consumatore.
EFA News - European Food Agency