Arriva la svolta per una gestione forestale sostenibile
L'approvazione del Registro nazionale dei crediti di carbonio volontari è per Confcooperative Fedagripesca "passo decisivo" per una gestione più moderna

“Con la firma del decreto interministeriale che definisce le linee guida nazionali per il riconoscimento dei crediti di carbonio forestali, si compie un passo decisivo verso una gestione forestale più moderna, consapevole e responsabile, capace di generare valore per le comunità locali".
Così Mario De Angelis presidente nazionale del Settore Foreste di Fedagripesca-Confcooperative commenta il decreto, firmato dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che rende operativo il Registro nazionale dei crediti di carbonio volontari, dando attuazione ad una iniziativa legislativa promossa dal presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo (leggi notizia EFA News).
"Il Decreto -spiega De Angelis-, riconoscendo il valore sociale, ambientale e produttivo delle foreste, rappresenta una straordinaria occasione per rilanciare le comunità rurali che operano per la cura del territorio ed è anche una grande occasione per dare nuovo impulso alle filiere forestali cooperative, che da anni operano in prima linea nella manutenzione, pianificazione e valorizzazione dei boschi”.
Secondo De Angelis, considerando che nel nostro Paese ci sono oltre 10 milioni di ettari di superficie forestale con un grande potenziale di assorbimento di carbonio, “i crediti potranno diventare un motore di innovazione e favorire la creazione di nuove economie locali, contrastando l’abbandono delle aree interne. Attraverso il Registro si potranno inoltre mettere in rete le energie del mondo cooperativo, delle imprese e degli enti locali, per una valorizzazione dei boschi italiani”.
Il Decreto interministeriale prevede che i progetti di gestione boschiva che intendano accedere al registro debbano garantire una gestione attiva e aggiuntiva rispetto agli obblighi di conservazione vigenti, avere una durata minima di vent’anni ed essere certificati da un ente terzo accreditato, secondo criteri trasparenti e verificabili.
EFA News - European Food Agency