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Giovani, impresa e sviluppo per il futuro di aziende agricole e agroalimentari

Si è svolto oggi nella sede di Confagricoltura il convegno organizzato insieme ad Agronetwork e Ismea

Si è svolto oggi, nella sede di Confagricoltura, il convegno “Giovani, Impresa e Sviluppo”, organizzato insieme ad Agronetwork e Ismea. L’incontro, che fa seguito all’appuntamento del 17 settembre scorso sui “Nuovi strumenti della finanza per le imprese agroalimentari” (leggi notizia EFA News), ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle misure e i prodotti finanziari introdotti da Ismea a sostegno delle imprese agricole e agroalimentari.

Ad aprire i lavori è stato il direttore generale di Confagricoltura, Roberto Caponi, che ha sottolineato il ruolo strategico di Ismea nel rafforzare il tessuto imprenditoriale agricolo e agroalimentare attraverso strumenti mirati allo sviluppo, all’imprenditoria femminile e al ricambio generazionale. “La finanza -ha osservato Caponi- non è più solo un sostegno economico, ma un’infrastruttura essenziale per progettare modelli di crescita, innovazione e sostenibilità”. Caponi ha poi richiamato l’attenzione sulle difficoltà generate dal rincaro dei costi energetici e delle materie prime e ha ribadito la necessità di politiche pubbliche incisive per favorire l’innovazione e l’accesso al credito, valorizzando anche la finanza alternativa.

Il direttore generale di Ismea, Sergio Marchi, ha confermato l’impegno prioritario dell’Istituto nel sostenere innovazione e imprenditoria giovanile e la piena collaborazione con Confagricoltura e Agronetwork. 

“I giovani sono la chiave di volta per una crescita strategica del settore agricolo; dove ci sono giovani, l’agricoltura è più innovativa, più sostenibile, più competitiva -ha affermato Marchi-. Ismea mette a disposizione know-how, misure finanziarie, strumenti per facilitare l’accesso alla terra e al credito e per supportare un settore sempre più importante nel sistema economico nazionale. Al contempo il Governo e il Masaf hanno dedicato attenzione e risorse per intervenire sulle criticità del sistema; con il Fondo Innovazione e i contratti di filiera, l’agricoltura italiana può superare efficacemente anche le incertezze geopolitiche e assumere un ruolo da protagonista nel panorama internazionale”.

Sono seguite le relazioni di Fabio Del Bravo, Giorgio Venceslai e Camillo Zaccarini Bonelli di Ismea. Del Bravo ha spiegato che l’agroalimentare italiano continua a muoversi con risultati positivi, confermando la sua posizione di vertice in Europa per valore aggiunto e stabilità della filiera, sebbene il contesto internazionale sia caratterizzato da alcune criticità come il rallentamento del PIL mondiale, svalutazione del dollaro e calo dei volumi di scambio.

Venceslai ha illustrato gli strumenti finanziari ed economici messi a disposizione da Ismea per le imprese agricole, soffermandosi in particolare su quelli dedicati a giovani imprenditori e donne imprenditrici, come Generazione Terra e Più Impresa. "Queste misure -ha evidenziato Venceslai- rappresentano leve fondamentali per sostenere il ricambio generazionale e l’imprenditoria femminile e favorire la nascita di nuove imprese nel settore agricolo". 

Zaccarini Bonelli si è invece concentrato sulla gestione del rischio, illustrando le azioni e gli strumenti che la nuova Pac mette a disposizione delle imprese per fronteggiare le criticità legate alla volatilità dei mercati e ai cambiamenti climatici.

Nel corso del convegno Giovanni Gioia, presidente dei Giovani di Confagricoltura - ANGA, ha richiamato l’attenzione sulle prospettive delle nuove generazioni di imprenditori agricoli. In Italia i titolari di fascicolo aziendale under 35 sono circa 55 mila, pari al 7,5% del totale, ma generano il 15% del valore aggiunto del settore. Gioia ha evidenziato la maggiore propensione dei giovani all’innovazione, al digitale e alla sostenibilità, sottolineando la necessità di agevolare l’accesso alla terra, al capitale e al credito. Ha ricordato l’efficacia di strumenti come Più Impresa, il Fondo di Garanzia e Generazione Terra e ha ribadito che “per competere a livello globale servono imprese solide, strutturate e capaci di innovare”. 

A trarre le conclusioni del convegno è stato Alberto Statti, componente di Giunta di Confagricoltura, che ha sottolineato: “La crescita -dice- deve passare attraverso l’innovazione e un’azione pubblica incisiva che favorisca l’accesso al credito e gli investimenti richiamando l’esigenza di un approccio integrato che unisca innovazione, capitale, energia, semplificazione e capitale umano”. 

Statti ha inoltre evidenziato l’importanza di favorire l’aggregazione tra imprese, spesso troppo piccole, per migliorare la capacità di investimento e rafforzare la competitività sui mercati internazionali. Ha poi ribadito la necessità di rafforzare gli strumenti di garanzia pubblica, di implementare la finanza agevolata e di migliorare il rapporto banca–impresa attraverso un dialogo costante, anche con il supporto delle organizzazioni di categoria. 

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EFA News - European Food Agency
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