NewPrinces, mercoledì nero in borsa
Il titolo oggi ha perso il 20% sull'annuncio dell'ipo a Londra con una valutazione considerata penalizzante

Mercoledì nero in Borsa a Piazza Affari per NewPrinces, la galassia della famiglia Mastrolia che ha lascito sul terreno un pesantissimo -19,9%. A zavorrare il titolo che ha scambiato ai minimi da tre mesi, è stato l'annuncio di stamattina sull'Ipo a Londra della controllata Princes Group in una fascia di prezzo per l’offerta che è stata fissata tra 475 pence e 590 pence per azione ordinaria di Princes Group, implicando una capitalizzazione di mercato stimata alla data di ammissione approssimativamente tra 1.162 milioni e 1.243 milioni di sterline, inclusiva di un aumento di capitale fino a 400 milioni di sterline (leggi notizia EFA News).
La quotazione effettiva alla Borsa di Londra dovrebbe partire dal prossimo 5 novembre ma, intanto, oggi, al mercato non è piaciuta la valutazione considerata al di sotto delle attese per IPO Princes Group. Gli investitori ritengono che la scelta del prezzo delle azioni (fra 475 pence e 590 pence) sia penalizzante rispetto al valore attribuito alla società. L'azionista di maggioranza, NewPrinces Sp.a., a sua volta, crede fortemente nella strategia di lungo termine di Princes Group da avere indicato la propria intenzione di sottoscrivere fino a 230 milioni di euro dell'offerta.
Secondo gli analisti di Equita, a questo intervallo, corrisponderebbe un EV/ebitda di Princes Group compresa tra 3.9x e 4.4x EV/ebitda 2026, inferiore rispetto al multiplo di 5.9x implicito nel target di 31 euro per azione del broker. L'azionista di maggioranza, NewPrinces, che crede fortemente nella strategia di lungo termine del gruppo Princes, ha indicato la propria intenzione di sottoscrivere fino a 200 milioni di sterline dell'offerta.
"Pensiamo che -sostengono gli analisti-, una volta quotata, Princes possa meritare valutazioni più elevate, almeno coerenti con quanto incluso nella nostra valutazione (upside implicito del 30-20% circa al minimo e massimo della forchetta di prezzo), considerando l'eccellente track-record di M&A, le risorse a disposizione e il forte commitment.
I peers quotati trattano a 8.0-7.5x EV/ebitda, con margini superiori (12% ebitda margin), profilo di crescita organica simile ma maggiore leva (D/ebitda 1x).
Il perimetro delle attività coinvolte nell’offerta pubblica britannica comprende 5 business unit: foods, fish, italian, oils e drinks. I brand sono molto noti nel Regno Unito e la socità attesa alla quotazione, ossia Prices, nel 2024 ha registrato ricavi per 2,4 miliardi e un ebitda di 140 milioni (il 5,8%).
Dall’operazione, lo ricordiamo, sono escluse Carrefour Italia e Centrale del Latte d’Italia mentre il via libera dall’Antitrust all’acquisizione del retailer dovrebbe arrivare nelle prossime settimane.
EFA News - European Food Agency