Dall'Italia si combatte la battaglia del salmone affumicato
Il Cami contesta sentenza europea su etichetta senza indicazione di surgelato

Il Cami, il Consorzio affumicatori maestri italiani "esprime profonda preoccupazione" per la recente cancellazione da parte del Tribunale dell’Unione Europea della norma sullo 'stiffening', cioè il congelamento a basse temperature. La norma, da maggio 2024 obbligava a dichiarare chiaramente in etichetta tale procedimento di congelamento a basse temperature utilizzato per lavorare il pesce, impedendo di commercializzare i prodotti così ottenuti come se fossero freschi.
La decisione, ottenuta a seguito di intense pressioni da parte di grandi gruppi industriali del nord Europa (Polonia e Norvegia in primis) assistiti da studi legali internazionali, secondo Cami "rappresenta un grave passo indietro sul fronte della trasparenza alimentare".
In un comunicato, il consorzio attesta che "hanno prevalso logiche di potere e interessi economici, mentre è stato ignorato il diritto dei consumatori a essere informati in modo chiaro e veritiero su ciò che acquistano e portano in tavola".
“Questa non è una battaglia contro una tecnologia, ma contro l’opacità -dichiara Gianpaolo Ghilardotti, presidente del Cami-. Riteniamo inaccettabile che venga permesso di trattare un alimento con lo stiffening senza dichiararlo in etichetta. La verità al consumatore non può essere oggetto di compromesso né di pressioni industriali. Continueremo a difendere la trasparenza e la correttezza dell’informazione alimentare, anche nelle sedi europee.
Nella nota ufficiale, Cami "ribadisce che ogni trattamento che modifica la natura del prodotto o la percezione di freschezza deve essere comunicato chiaramente. Omettere tali informazioni significa minare il rapporto di fiducia tra imprese alimentari e cittadini e penalizzare chi lavora nel rispetto della qualità e della lealtà verso il mercato".
Il Consorzio, conclude il comunicato, "invita le istituzioni italiane ed europee a riaprire con urgenza il confronto normativo e a ripristinare un principio fondamentale: la qualità non teme la verità, la trasparenza è un dovere verso il consumatore".
Il Consorzio maestri affumicatori italiani, fondato dicembre 2023, riunisce aziende italiane di eccellenza nel settore del pesce affumicato, con l’obiettivo di valorizzare il know-how nazionale, le tradizioni artigianali e garantire standard elevati di qualità. Le aziende consorziate lavorano più di 10.000 tonnellate di pesce all’anno e nel 2024 hanno generato un volume d’affari superiore a 120 milioni di euro, sviluppando un tasso di crescita sul dato a valore più che doppio rispetto all’anno precedente. Oltre a garantire sicurezza e trasparenza, il Consorzio valorizza le tradizioni italiane dell’affumicatura, supportando consumatori e operatori nella scelta e nell’offerta di prodotti di alta qualità.
EFA News - European Food Agency