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Caffè. Riciclo alluminio: Italia tra i più virtuosi in Europa

In esclusiva a EFA News, Stefano Stellini (Cial) illustra il progetto avviato insieme a Nespresso

Il consorzio sarà presente alla prossima edizione di Ecomondo (Riminifiera, 4-7 novembre).

Un settore in cui l'Italia è all'avanguardia è sicuramente il riciclo di alluminio ad uso industriale: un gioco a somma positiva sia per l'ambiente, sia per le imprese. Le prospettive del settore sono state illustrate a EFA News dal direttore generale di Cial – Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio Stefano Stellini.

Da quanti anni viene riciclato l'alluminio e quali sono le prospettive?

L’Italia è un Paese povero di materie prime e, per questo motivo, ben prima che intervenisse il legislatore, il mondo industriale dei metalli aveva imparato per necessità a riciclare. In particolare, per l’alluminio, abbiamo una lunga tradizione soprattutto nell’area del lombardo veneto. Le direttive comunitarie, recepite alla fine degli anni '90 con il ben noto “Decreto Ronchi”, hanno poi indicato la strada e le regole per la nascita di un sistema che rendesse i produttori e gli utilizzatori di packaging responsabili del fine vita del prodotto immesso nel mercato, dando di fatto l’avvio alla raccolta differenziata e al riciclo degli imballaggi. Il Sistema Conai, al quale il Consorzio Cial fa capo, è un sistema nazionale che garantisce appunto l’avvio a riciclo dei materiali raccolti dai Comuni o dalle società da questi delegate. In particolare, per l’alluminio, in questi anni abbiamo raggiunto quote considerevoli fra le più alte in Europa, arrivando a riciclare sette imballaggi su dieci.

Quali sono le principali iniziative che il consorzio ha implementato negli ultimi anni?

Sicuramente possiamo segnalare il progetto "Ogni Lattina Vale", progetto che promuove la raccolta e il riciclo delle lattine in alluminio, anche in occasione di grandi eventi. Questo progetto è la declinazione italiana del progetto “Every can counts”, iniziativa che ad oggi coinvolge ben 16 Paesi europei più il Brasile, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi. Un progetto che ha la finalità di incoraggiare le persone a raccogliere e riciclare le lattine per bevande consumate in luoghi lontani da casa, come ad esempio in viaggio, all’aperto, in occasione di eventi culturali e sportivi, concerti, raduni, partite o grandi manifestazioni sportive. Ed anche presso i luoghi di lavoro. “Ogni lattina vale” nasce con l’intento di rafforzare la raccolta differenziata dell’alluminio che, in Italia, è attiva nell’85% dei Comuni italiani, con il coinvolgimento di circa 47 milioni di cittadini, e che rappresenta un fiore all’occhiello per il nostro Paese dato che, secondo i risultati del 2023, abbiamo riciclato ben oltre il 70% dei contenitori in alluminio immessi sul mercato. Percentuale che sale fino al 86,3% se parliamo di lattine per bevande. Questo nonostante un immesso di lattine in alluminio sul mercato in forte crescita negli ultimi anni, risultato di una maggiore diffusione di questa tipologia di imballaggi nell’ambito delle bevande, alcoliche e non (secondo le stime, l numero di lattine per bevande è destinato ad aumentare, a livello globale, da 420 miliardi nel 2020 a 630 miliardi entro il 2030). Altro progetto, invece, riguarda il riciclo delle capsule del caffè in alluminio, avviato con Nespresso ormai 14 anni fa ma che negli ultimi due anni ha avuto un grande sviluppo (leggi notizia EFA News).

In cosa consisterà il progetto sperimentale di raccolta a domicilio attualmente in fase di avvio?

Il progetto a cui facciamo riferimento si chiama Da Chicco a Chicco. Si tratta di un’iniziativa volta alla raccolta e recupero delle capsule da caffè (ad oggi conferibili solo nell’indifferenziata), realizzate interamente in alluminio, attraverso la definizione di un modello lineare suddiviso in tre fasi: 1) raccolta presso i punti vendita Nespresso dove i clienti possono conferire le capsule in alluminio usate; 2) conferimento delle capsule raccolte ad un impianto di lavorazione dotato dell’opportuna tecnologia per il trattamento e la separazione delle due frazioni (alluminio e caffè); 3) avvio a riciclo dell’alluminio in fonderia e della polvere di caffè presso un impianto di compostaggio. Oltre a questo, a Milano, è di recente partito un servizio di raccolta a domicilio. Il servizio potrà essere attivato contestualmente a un nuovo ordine di capsule sul sito Nespresso.it al momento del check-out, selezionando l’opzione “Riconsegna e ricicla le tue capsule Nespresso usate” nonché da app e servizio clienti e non comporterà costi aggiuntivi. Sarà possibile consegnare al corriere massimo due sacchetti contenenti esclusivamente capsule esauste in alluminio, utilizzando la recycling bag Nespresso o i normali sacchetti. Obiettivo dell’iniziativa – a cui potranno aderire anche altre aziende che producono e commercializzano capsule per caffè o altri infusi siglando lo stesso accordo – è, in un’ottica di economia circolare, migliorare ulteriormente i processi di recupero dell’alluminio, che essendo un materiale riciclabile all’infinito contribuisce in modo significativo alla riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento.

Dal 4 al 7 novembre prenderete parte alla prossima edizione di Ecomondo: cosa offrirà il vostro stand e che appuntamenti vi attendono?

Ecomondo è per noi un appuntamento fondamentale, che ci vede partner sostenitori sin dalla prima edizione. Saremo presenti nello stand Conai al padiglione B1, insieme agli altri Consorzi del Sistema, con una serie di incontri e talk, nei giorni di Ecomondo - in particolare giovedì 6 novembre - all’interno della nostra agorà dedicati al riciclo dell’alluminio, ai progetti in corso e alle prospettive future. Un’occasione per dialogare con tutti i nostri stakeholder e promuovere l’economia circolare.

Galleria fotografica Stefano Stellini, direttore generale del Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio
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EFA News - European Food Agency
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