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Dop economy /3. Lollobrigida: "Modello da difendere in ogni contesto internazionale"

Mazzetti (Fondazione Qualivita): "Necessaria revisione nazionale della strategia di promozione della qualità"

“I risultati della Dop economy confermano, ancora una volta, la forza e l’unicità del nostro sistema agroalimentare. Le Indicazioni Geografiche garantiscono una protezione del saper fare e vedono l’Italia leader mondiale nel numero di prodotti. Il made in Italy non vuol dire solo fatto in Italia, ma buono, sano, da acquistare e da riconoscere anche attraverso questo sistema che ne certifica l’autenticità". Lo afferma Francesco Lollobrigida, ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, commentando i dati del 23° Rapporto Ismea-Qualivita (leggi notizia EFA News).

"La filiera delle IG garantisce qualità e valore economico garantendo reddito alle imprese e ai lavoratori impegnati nella filiera", prosegue Lollobrigida. "Sostengono i territori ai quali sono collegate e rappresentano un traino sempre più forte per turismo ed economia. Continueremo quindi a supportare con forza questo modello produttivo, motivo di orgoglio legato alle nostre radici, alla vitalità dei nostri territori ed elemento strategico per la nostra competitività anche nel futuro. Soprattutto continueremo a difendere questo modello in ogni contesto internazionale”.

“I dati di questo Rapporto confermano che le Indicazioni Geografiche rappresentano non solo un modello avanzato di sviluppo economico, ma anche una politica di successo per il nostro sistema produttivo agricolo e alimentare", dichiara da parte sua Cesare Mazzetti, presidente Fondazione Qualivita. "Con il nuovo regolamento europeo e con il pieno riconoscimento delle IG per le bevande spiritose, si delinea una strategia complessiva della qualità in cui il nostro Paese è certamente all’avanguardia. Ora è necessario lavorare per una piena integrazione fra i diversi comparti, anche alla luce dei requisiti di sostenibilità, che possono rappresentare il vero valore aggiunto per l’intero sistema. Di grande rilievo sono i risvolti occupazionali del mondo IG, strettamente legati alla sua capacità di distribuire valore lungo le filiere. Appare quanto mai attuale avviare una revisione nazionale della strategia di promozione della qualità, oggi basata su molti riconoscimenti, anche regionali, spesso sovrapposti tra loro”.
 
Secondo Livio Proietti, presidente di Ismea, i risultati del rapporto sono il prodotto di "un lavoro di squadra capace di contrastare l’incertezza e l’instabilità geopolitica, grazie all’impegno dei Consorzi di tutela e delle migliaia di operatori che custodiscono un patrimonio unico, irriproducibile e non delocalizzabile. La recente riforma europea inoltre", aggiunge Proietti, rafforza ulteriormente il ruolo delle IG come beni culturali e strumenti di sviluppo del territorio, la tutela dell’integrità del sistema e la sua transizione verso la completa sostenibilità sono sostenute con vigore dal governo con azioni mirate e di lungo respiro, come dimostrano i fondi messi a disposizione dal Pnrr e gli interventi previsti nell’ambito dei contratti di filiera. Tutto ciò contribuisce a definire un patrimonio culturale identitario caratterizzato da distintività e riconoscibilità agli occhi dei consumatori.”.

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EFA News - European Food Agency
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