Campbell's: insulta prodotti e dipendenti, manager licenziato
Fuori anche l'analista informatico che avrebbe omesso di segnalare l'episodio all'azienda
L'attaccamento e la lealtà alla propria azienda non sono doti più di tanto scontate. Non così, quantomeno, per Martin Bally, già vicepresidente del del reparto IT di Campbell's, colosso statunitense, specializzato in particolare nella produzione di zuppe e minestre in scatola. Sfogandosi con un ex dipendente, il manager avrebbe denigrato i lavoratori indiani dell'azienda, definendone i prodotti, cibo per "poveri", oltretutto "ultraprocessato".
Bally è stato smascherato da una registrazione, certificata dal gruppo come "autentica", a seguito della quale, Campbell's ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui comunica che il manager "non è più impiegato presso l'azienda".
Il caso è emerso da una causa mossa contro Bally da Robert Garza, analista della sicurezza informatica di Campbell's. Garza avrebbe carpito le frasi controverse di Bally durante una riunione tra i due del novembre 2024, in cui si discuteva dello stipendio di Garza. Tra le affermazioni del dirigente poi licenziato figuravano riferimenti alla "carne bioingegnerizzata", con cui, a suo avviso, venivano prodotte le zuppe a marchio Campbell's. Per giunta, l'uomo metteva in discussione le capacità lavorative degli impiegati indiani dell'azienda, definiti "idioti".
"I commenti erano volgari, offensivi e falsi, e ci scusiamo per il danno che hanno causato", si legge nella dichiarazione ufficiale di Campbell's, che si dichiara "orgogliosa del cibo che produciamo". "Questo comportamento", aggiunge la nota, non riflette i nostri valori e la cultura della nostra azienda, e non tollereremo questo tipo di linguaggio in nessuna circostanza".
EFA News - European Food Agency