Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Modena, inaugurata mega struttura per servire le mense

Partenariato tra Comune, Cirfood e Ing. Ferrari: fornirà 10mila pasti al giorno

Nella mattinata di sabato 29 novembre, è stato inaugurato il nuovo Centro pasti di Modena in via Giuseppe Fucà, in presenza anche del sindaco Massimo Mezzetti, dell’assessore alle Politiche educative Federica Venturelli, del presidente Cirfood Chiara Nasi e del direttore area Emilia di Cirfood Lorella Vignali. La struttura è frutto di un partenariato pubblico-privato tra il Comune di Modena e Modena Food Service, la Società di progetto costituita da Cirfood e Ing. Ferrari, per la costruzione del nuovo edificio e la gestione del servizio di ristorazione scolastica e socioassistenziale. 

“Questo progetto è per noi motivo di grande orgoglio", ha spiegato Chiara Nasi, presidente Cirfood, "non solo perché abbiamo dotato la città di Modena di un nuovo centro pasti, ancora più efficiente e performante, ma soprattutto perché è la prova evidente di quanto sia fondamentale, in questo tempo, una forte collaborazione tra pubblico e privato, per perseguire il bene comune e per innalzare la qualità dei servizi, con una forte attenzione al tema della sostenibilità. Cirfood è un’impresa cooperativa, che per sua natura mette sempre in primo piano un approccio intergenerazionale. E credo questo progetto ne sia un esempio concreto. Una partnership tra pubblico privato che porta occupazione, benessere, attenzione all’ambiente e cultura. Cibo, cultura e persone, i concetti che esprimono a pieno l’identità della nostra impresa e del nostro territorio”.

In particolare, il progetto nasce attraverso lo strumento del project financing: enti locali e privati che uniscono le forze per opere e realizzazioni di pubblica utilità. CIRFOOD e Ing. Ferrari hanno avanzato una proposta di progetto e l’amministrazione comunale, dopo averla valutata, ha inserito il progetto di fattibilità negli strumenti di programmazione e indetto la gara per l’affidamento della concessione che si è aggiudicata Modena Food Service.

La società, che ha realizzato la nuova struttura in 18 mesi, con un investimento pari a circa 11.3 milioni di euro, gestisce il servizio di ristorazione per i prossimi 16 anni, trascorsi i quali l’edificio, di tipo strategico, entrerà a far parte del patrimonio comunale senza oneri aggiuntivi. Cirfood, oltre che della produzione e della distribuzione dei pasti, si occupa, con personale formato, anche della somministrazione nelle scuole.

“La produzione dei pasti avviene in legame fresco- caldo: ciò significa che ogni mattina le materie prime fresche vengono lavorate e cucinate per poi essere conferite presso le scuole della città", ha affermato Lorella Vignali, direttore area Emilia Cirfood. "Le attrezzature utilizzate, inoltre, sono state scelte secondo tre criteri: la performance produttiva in relazione alla qualità dei piatti, l’efficienza e la sostenibilità dell’impatto ambientale e l’ergonomia, cioè l’attenzione al lavoro delle nostre persone”.

Il nuovo Centro pasti, che sorge su un lotto di terreno concesso, in diritto di superficie, a titolo oneroso dal Comune, ha una superficie di circa 2mila 700 metri quadri.  La capacità produttiva del centro è pari a circa 10mila pasti al giorno, grazie a sistemi sostenibili e innovativi.

L’edificio, ad alta efficienza energetica, è dotato di sistemi impiantistici che prevedono l’impiego di fonti energetiche rinnovabili. Tra questi, un impianto fotovoltaico in grado di sopperire ad almeno il 30 per cento del fabbisogno energetico annuo complessivo della struttura. Gli impianti di cui è fornita la struttura consentono, inoltre, di ottimizzare i costi di manutenzione con apparecchiature ad alta efficienza e affidabilità e un sistema di regolazione e controllo da remoto consentirà il monitoraggio dei consumi. Le attrezzature di cottura, preparazione e mantenimento all’interno del centro sono ad alta efficienza energetica e dotate di tecnologie di industria 4.0, connettibili al sistema generale di monitoraggio e gestione del centro.

Rifiuti organici e oli esausti vengono conferiti a un impianto specializzato di digestione anaerobica da cui si originano compost e biometano. L’olio vegetale esausto è invece destinato a un impianto di bioraffineria per la produzione di biodiesel: in ottica di economia circolare, questa attività consente di compensare le emissioni dei mezzi, ibridi o elettrici, utilizzati per il trasporto dei pasti verso le scuole. Questo nuovo stabile, si candida, inoltre, a ottenere il livello di certificazione Silver secondo il protocollo internazionale di sostenibilità Leed (istituito da Green Business Certification Inc): tra i migliori standard di riferimento in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni e benessere ambientale interno.

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EFA News - European Food Agency
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