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CLARA MOSCHINI

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Esplode la bolla Frankly: chiusura definitiva

Fallimento per la catena di "bubble tea & coffee” fondata nel 2016

E' scoppiata come una bolla, una bubble. Parliamo della catena di caffetterie “Frankly bubble tea & coffee” fondata nel 2016 grazie a un nucleo di manager della multinazionale Boston consulting group. La società va in liquidazione e, quel che è peggio, pare non abbia avvertito della cosa i propri dipendenti. Motivo della decisione di portare i libri contabili in tribunale? Semplice, almeno stando a quanto ha dichiarato uno dei fondatori Franco Borgonovo (l'altro è Lati Ting) in un'intervista a Milano Today:  "il prodotto bubble tea non è decollato come da previsioni". A rimetterci sono oltre 150 soci (molti nomi noti) e Cassa depositi e prestiti.

Nata nel 2016, come abbiamo detto, la prima catena di bubble tea in Italia vantava nel 2021 "magnifiche sorti e progressive": 7 negozi aperti in meno di un anno (quattro a Milano, gli altri a Torino, Bologna e Bergamo), 55 dipendenti, oltre 1 milione di drink serviti ogni anno e una crescita del 75% registrata nell’annus horribilis della pandemia. E vantava pure ambiziosi programmi per il futuro, con in cantiere 4 nuove aperture, lo sviluppo del canale online per la consegna a domicilio di kit box e l’obiettivo di guardare all’Europa a partire dal 2023 (leggi notizia EFA News). Nel solo mese di dicembre 2021 l’e-commerce aveva generato 50 mila Euro di ricavi.

Eppure le previsioni sembravano rosee: il “tè con le bolle” sembrava piacere ai più giovani, grazie al suo look coloratissimo e alle infinite possibilità di personalizzazione, incuriosendo anche i millennials, al punto che il mercato globale vale già 2,2 miliardi di dollari e prospetta di raggiungere i 3,5 entro il 2026, proprio grazie al boom europeo. "Quando abbiamo iniziato nel 2017, entravano nei nostri negozi quasi esclusivamente under 25, ma negli ultimi anni iniziamo a vedere anche over 30, incuriositi dall’aumento della notorietà del prodotto", dichiaravano if ondato nel 2021, anno in cui venne approvato un aumento di capitale di un milione di Euro per sviluppare ulteriormente il proprio business in Italia: gli obiettivi eraso l’apertura di almeno 3 nuovi punti vendita entro la fine dell’anno a Torino, Pavia e Padova, che si aggiungono ai 7 già operativi, la digitalizzazione dell’azienda (attraverso lo sviluppo di un’app che permette di effettuare ordini e di accumulare punti grazie a un programma di loyalty) e l’inserimento di nuovo personale (leggi notizia EFA News).. 

Nel 2022 è stata realizzata una campagna crowdfunding su Mamacrowd per raccogliere fino a un milione di Euro di capitale. Anche qui successo: in meno di un mese, la campagna è andata in overfunding con una raccolta a più di 1,2 milioni di Euro che superava del 148% l’obiettivo minimo (leggi notizia EFA News). Al 2022, cioè in 5 anni, l'azienda aveva aperto 9 punti vendita a Milano (4), Torino (2), Bologna, Bergamo e Pavia, contava oltre 70 i dipendenti e un fatturato di 2.3 milioni di Euro nel 2021 (che a regime superava 3.5 milioni). Possedeva anche uno store online dove comprare prodotti per il bubble tea ‘"ai da te" già attivo in Italia e presto in tutta Europa (leggi notizia EFA News). 

Dopo aver chiuso il 2022 con un fatturato di 4,6 milioni di euro e un aumento di capitale da 2,5 milioni di euro, dopo aver servito oltre un milione di te con le bolle, servendo circa 250mila clienti singoli nell’anno, nel 2023 Frankly aprova il suo decimo negozio a Milano, all’interno della stazione della metropolitana di Porta Romana. L’obiettivo era quello di chiudere il 2023 con un fatturato di 7,5 milioni di euro, anche grazie anche al canale e-commerce (leggi notizia EFA News). 

Fc - 55827

EFA News - European Food Agency
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