Agricola moderna: rivoluzione col 3D
Progetto Sustain con Poli e UniMilano per il vertical farming con soluzioni sostenibili
Agricola Moderna, vertical farm milanese fondata nel 2018 e specializzata nella produzione di insalate di alta qualità da agricoltura verticale, senza pesticidi e certificate nickel free, è il partner agroindustriale al centro di Sustain, progetto sperimentale tutto italiano che mira a fornire soluzioni innovative per migliorare la crescita delle piante, l’efficienza nell’uso delle risorse e la sostenibilità complessiva nelle coltivazioni in ambiente controllato.
Il progetto Sustain (acronimo di SUbstrate and Systems of Trays for Agricultural INnovation), selezionato per il finanziamento nell’ambito del bando FISA2024 (area tematica: advanced materials), vede riuniti, in un team multidisciplinare, il Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, Agricola Moderna e il DiSAA (Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali) dell’Università degli Studi di Milano.
"L’ambizioso obiettivo del progetto", che avrà una durata di 5 anni, è rivoluzionare l’agricoltura in ambiente controllato (CEA), in particolare il vertical farming, attraverso lo sviluppo di soluzioni sostenibili innovative e automatizzate con l’obiettivo di poter un domani sostituire substrati e vassoi di coltivazione attualmente in uso.
Partendo dall’esame dei limiti di sostenibilità di materiali come la torba o la lana di roccia, oggi in uso nei sistemi substrato-vassoio, e delle problematiche di elevato consumo energetico dei sistemi sia aeroponici che idroponici, il progetto vede la soluzione in un approccio radicalmente innovativo. Invece di cercare un materiale esistente idoneo a sostituire la torba, SUSTAIN persegue il design e la produzione di substrati di coltivazione artificiali e riciclabili, ottimizzati per colture specifiche e ottenuti combinando modelli di matematica avanzata e stampa 3D.
Il concetto di base, sottolinea il comunicato ufficiale, "è quello dei metamateriali, ossia materiali ingegnerizzati le cui proprietà non dipendono dalla composizione chimica delle sostanze di base ma dalla loro microstruttura interna appositamente progettata". In altre parole, si creano materiali di coltivazione le cui proprietà sono ottimizzate matematicamente prima ancora di esistere fisicamente. Le nuove soluzioni saranno specificamente adattate per colture modello chiave, come gli ortaggi a foglia (lattuga), gli ortaggi da frutto (pomodori) e le piante aromatiche (basilico).
Il progetto contempla cinque compiti chiave: sviluppo teorico, implementazione, test di laboratorio, automazione e validazione in condizioni reali presso una struttura commerciale, che chiamano in causa le competenze del Politecnico di Milano nella progettazione dei materiali innovativi, quelle dell’Università degli Studi di Milano nella scienza delle piante e quelle di Agricola Moderna nell’applicazione di sistemi avanzati di coltivazione sostenibile.
Una volta completati con successo, questi passaggi porteranno a un sistema di coltivazione automatizzato, sostenibile e commercialmente valido, con l'obiettivo della dismissione dei substrati attuali sempre meno sostenibili.
Agricola Moderna riveste un ruolo cruciale nel progetto SUSTAIN in quanto partner agroindustriale che ospita, in una porzione dei circa 9.000 mq del suo impianto produttivo all’avanguardia di Agnadello (CR), i test sulle proprietà dei nuovi materiali ingegnerizzati, la raccolta dei dati per le verifiche di laboratorio sulle colture e la simulazione in condizioni reali del funzionamento del sistema automatizzato.
“Siamo entusiasti e orgogliosi di affiancare due realtà accademiche di assoluto prestigio nelle scienze applicate come il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Milano nello sviluppo di un progetto che ha tutte le caratteristiche e il potenziale per condurre il vertical farming a compiere un ulteriore salto di qualità in termini di efficienza e sostenibilità, aprendo la strada a un futuro più sostenibile ed efficiente dal punto di vista delle risorse in agricoltura”, dichiara Benjamin Franchetti, Co-fondatore e CTO di Agricola Moderna.
“La possibilità di integrare modellazione, simulazione e sperimentazione reale all’interno di un’unica filiera progettuale è una sfida scientifica stimolante e, al tempo stesso, un’occasione concreta per contribuire al miglioramento della sostenibilità dei sistemi di coltivazione controllata", aggiunge Simona Perotto, Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano.
Agricola Moderna, tra le prime imprese ad aver lanciato sul mercato italiano prodotti da agricoltura verticale, è nata a Milano nel 2018 dall'idea dei due founder e amici Pierluigi Giuliani e Benjamin Franchetti con l’obiettivo di produrre cibo in modo sostenibile per contribuire all’innovazione in ambito alimentare.
Dal 2020 Agricola Moderna rifornisce gli scaffali della GDO sul territorio lombardo ed e-commerce specializzati con tutti i suoi prodotti. In questi ultimi anni Agricola Moderna ha raccolto circa 50 MLN di fondi tra equity e debt per la realizzazione del nuovo impianto di vertical farming ad Agnadello (CR). Il nuovo stabilimento, con un potenziale produttivo raggiungibile entro la fine del 2026 a seguito di un ulteriore ampliamento rispetto all’attuale stabilimento produttivo già dal 2025, sarà di circa 2 mln di kg l'anno di ortaggi a foglia.
EFA News - European Food Agency