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Pacchetto vino, accordo provvisorio per il futuro del settore

Le misure aggiornate dal trilogo sono volte, tra l'altro, ad armonizzare le etichettature

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un quadro politico modernizzato a sostegno di un settore vitivinicolo dell'UE "competitivo, resiliente e orientato al futuro".
Le misure aggiornate, spiega il comunicato ufficiale di Bruxelles, sono volte a "migliorare l'equilibrio tra domanda e offerta, rafforzare l'adattamento ai cambiamenti climatici, semplificare e armonizzare le pratiche di etichettatura, incoraggiare l'innovazione, ampliare la flessibilità delle piantagioni e stimolare le economie rurali attraverso il turismo enologico". 

Rafforzeranno, inoltre, spiega la nota, "la capacità del settore di rispondere alle mutevoli preferenze dei consumatori e di cogliere le opportunità dei mercati emergenti".

"Il settore vitivinicolo europeo incarna secoli di competenza, cultura e identità regionale - sottolinea Jacob Jensen ministro Ue dell'Alimentazione, agricoltura e pesca - Questo accordo garantisce che i produttori possano adattarsi, innovare e competere a livello globale, salvaguardando al contempo i mezzi di sussistenza rurali e preservando la qualità e la diversità che i consumatori si aspettano dal vino europeo".

L'accordo provvisorio sarà approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima di essere formalmente adottato ed entrare in vigore.

Contesto

Il settore vitivinicolo dell'UE, sottolinea la nota di Bruxelles, è una pietra miliare del tessuto culturale ed economico europeo. Rappresenta il 60% della produzione vinicola mondiale ed è il terzo settore agroalimentare dell'UE in termini di esportazioni. Il settore vitivinicolo contribuisce inoltre a contrastare lo spopolamento rurale creando posti di lavoro stabili e sostenendo le economie locali. Inoltre, contribuisce alla conservazione del patrimonio culturale europeo, con l'88% dei vigneti dell'UE dedicati alle indicazioni geografiche.

Il settore sta attualmente affrontando una serie di sfide, tra cui i cambiamenti demografici in atto, l'evoluzione dei modelli di consumo, le sfide climatiche e le incertezze del mercato.

Per affrontare queste sfide, è stato istituito il gruppo ad alto livello sulla politica vitivinicola (HLG) con il compito di discutere le esigenze del settore e proporre soluzioni. La proposta della Commissione europea, pubblicata il 28 marzo 2025, ha tenuto conto di una serie di raccomandazioni chiave formulate dall'HLG.

ELEMENTI CHIAVE DEL NUOVO ACCORDO

Migliore allineamento tra produzione e domanda

Gli Stati membri possono sostenere misure quali l'estirpazione delle viti in eccesso per prevenire l'eccesso di offerta e mantenere la stabilità del mercato, sostenendo l'innovazione e l'adattamento alle nuove condizioni di mercato. La data di scadenza del regime dei diritti di impianto è stata eliminata e sostituita da un periodo di revisione di 10 anni.

Maggiore resilienza climatica

Gli Stati membri potranno aumentare il sostegno dell'UE agli investimenti legati al clima, compresi quelli per la mitigazione e l'adattamento, fino all'80 % dei costi ammissibili, consentendo una transizione più rapida verso una produzione sostenibile.

Etichettatura semplificata e armonizzata

Le norme in materia di etichettatura saranno semplificate in tutta l'UE, riducendo i costi amministrativi e facilitando il commercio transfrontaliero a vantaggio dei consumatori e dei produttori. I consumatori avranno un accesso più chiaro alle informazioni, anche attraverso etichette digitali e pittogrammi.

Rilancio delle economie rurali attraverso l'enoturismo

I produttori di vino potranno ricevere un sostegno mirato per sviluppare iniziative di enoturismo, stimolando la crescita economica nelle regioni rurali.

Vini a ridotto contenuto alcolico o analcolici

Il termine “senza alcol” si applicherà ai prodotti con un tenore alcolico inferiore allo 0,5%, mentre “0,0%” sarà utilizzato per quelli con un tenore alcolico inferiore allo 0,05%. Per i vini a ridotto contenuto alcolico (superiore allo 0,5% ma almeno il 30% inferiore alla gradazione standard), sarà utilizzata la denominazione più chiara “a ridotto contenuto alcolico”, che sostituirà quella precedentemente suggerita “a basso contenuto alcolico”.

Flessibilità delle esportazioni

I vini destinati all'esportazione saranno esentati dall'obbligo di elencare gli ingredienti e fornire una dichiarazione nutrizionale per il mercato interno dell'UE, riducendo così inutili oneri amministrativi.

Lotta alle malattie delle piante

Le azioni mirate alla lotta contro le malattie delle piante, come la flavescenza dorata, comprese il monitoraggio, la diagnostica, la formazione e la ricerca, riceveranno un sostegno supplementare, affrontando così questa grave minaccia per i vigneti.

Prodotti vitivinicoli aromatizzati: espansione dell'innovazione

L'accordo chiarisce che il vino rosato può essere utilizzato come base per ulteriori prodotti vitivinicoli aromatizzati regionali, ampliando le possibilità di sviluppo dei prodotti. Ciò incoraggerà l'innovazione in nuovi stili di prodotti e sosterrà i produttori che rispondono ai nuovi gusti dei consumatori.

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EFA News - European Food Agency
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