L'Ue raggiunge l'accordo con il Regno Unito sulla pesca
Possibilità di 95 Tca catture ammissibili totali per gli stock gestiti congiuntamente in Atlantico e Mare del Nord
Il Consiglio ha approvato un accordo raggiunto con il Regno Unito sulle possibilità di pesca per 95 Tca, Total allowable catches, catture ammissibili totali per gli stock gestiti congiuntamente dall'UE e dal Regno Unito nell'ambito dell'accordo commerciale e di cooperazione (TCA) tra l'UE e il Regno Unito. L'accordo garantisce i diritti di pesca dei pescatori dell'UE nell'Atlantico e nel Mare del Nord per il 2026 e la sua tempestiva conclusione assicurerà stabilità e certezza ai pescatori e all'industria dell'UE.
L'UE, sottolinea il comunicato ufficiale, "rimane impegnata a favore di una cooperazione sostenibile, garantendo che le nostre risorse comuni continuino a essere gestite in modo responsabile, salvaguardando al contempo il sostentamento dei nostri pescatori e preservando i nostri mari per le generazioni future".
L'UE e il Regno Unito hanno basato il loro accordo sui migliori pareri scientifici disponibili, forniti in particolare dal Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM). L'accordo raggiunto dalle due parti contribuisce al conseguimento degli obiettivi della politica comune della pesca dell'UE, ovvero garantire che la pesca sia sostenibile dal punto di vista ecologico, economico e sociale. L'accordo è in linea con l'accordo di commercio e cooperazione concluso con il Regno Unito.
Per gli stock per i quali non sono disponibili pareri dell'ICES, l'UE e il Regno Unito hanno convenuto di continuare a collaborare per migliorare la disponibilità dei dati su cui basare i futuri pareri scientifici, prendendo atto dei progressi compiuti finora.
Per gli stock con parere di cattura zero, le delegazioni hanno convenuto nella maggior parte dei casi che sarebbe opportuno stabilire TAC specifici per le catture accessorie (specie catturate involontariamente durante la pesca di altre specie specifiche) al fine di evitare situazioni di stallo che porterebbero alla chiusura prematura di attività di pesca sane. Tali TAC sono stati fissati a livelli volti a prevenire aumenti della mortalità per pesca, consentendo al contempo la ricostituzione degli stock.
Per gli stock che stanno registrando un calo al di sotto di determinati livelli di biomassa, le parti hanno convenuto di combinare i TAC con misure tecniche supplementari per accelerare il ritorno di tali stock a livelli biologici sicuri il più rapidamente possibile.
Prossime tappe
Durante la riunione del Consiglio “Agricoltura e pesca” do oggi 11 dicembre e del 12 dicembre, i ministri cercheranno di raggiungere un accordo politico sulle possibilità di pesca complessive nell'Atlantico e nel Mare del Nord per gli stock ittici gestiti in modo indipendente dall'UE. I dati relativi agli stock condivisi tra l'UE e il Regno Unito saranno integrati in tale accordo politico generale.
Le nuove quote si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2026.
Nel caso di altri tre stock gestiti congiuntamente, per i quali il parere scientifico non è in linea con l'anno civile, vale a dire il cicerello (Mare del Nord), lo spratto (Mare del Nord e Canale della Manica) e la bottatrice norvegese, l'UE e il Regno Unito terranno consultazioni nel corso del 2026.
Contesto
A seguito del recesso del Regno Unito dall'UE, gli stock ittici gestiti congiuntamente dall'UE e dal Regno Unito sono considerati risorse condivise ai sensi del diritto internazionale. L'accordo di commercio e cooperazione (TCA) tra le due parti stabilisce le condizioni alle quali l'UE e il Regno Unito determinano i rispettivi diritti di pesca nell'Atlantico e nel Mare del Nord. Il TCA comprende norme relative alle licenze per i pescherecci e all'accesso reciproco alle rispettive acque.
Ai sensi del TCA, entrambe le parti tengono consultazioni annuali per determinare i limiti di cattura complessivi per l'anno successivo. Le quote di ciascuna parte sono poi stabilite in linea con il TCA. Le consultazioni sono condotte dalla Commissione e tengono conto di una serie di fattori, tra cui:
gli obblighi internazionali, la garanzia della sostenibilità a lungo termine delle risorse marine, in linea con la politica comune della pesca dell'UE, i migliori pareri scientifici disponibili, la necessità di proteggere i mezzi di sussistenza dei pescatori.
Il Consiglio riceve aggiornamenti regolari sullo stato di avanzamento dei negoziati e il suo ruolo è quello di fornire orientamenti alla Commissione sulla posizione dell'UE e di approvare l'accordo finale sui limiti di cattura e sulle quote annuali.
EFA News - European Food Agency